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27 Gennaio 2024 - 08:43
NAPOLI. Nel secondo semestre 2023 il mercato delle compravendite residenziali di Napoli, ha manifestato segnali di incertezza, provocati dall’attenuazione della domanda per acquisto a fronte della richiesta per locazioni: è quanto emerge dal terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2023 di Nomisma Spa.
COMPARTO RESIDENZIALE. La flessione delle compravendite del primo semestre, pur rimanendo contenuta al -6,1 per cento ha invertito il trend di recupero dell’attività transattiva che aveva caratterizzato il mercato residenziale napoletano negli ultimi due anni. In questo contesto, i valori di mercato delle abitazioni nuove hanno rallentato il trend di crescita, mentre la variazione dei prezzi delle abitazioni usate si è stabilizzata sui livelli del semestre precedente (+1,1 su base semestrale). Rimangono invece stazionari i tempi di assorbimento, mediamente intorno a 5-6 mesi per le abitazioni nuove e posizionate in zone di pregio e di circa 8-10 mesi per le abitazioni usate in zone meno appetibili. La componente della domanda di acquisto sostenuta da mutuo che passa dal 78 per cento del primo semestre al 70. La locazione, quale mercato alternativo, rimane comunque vivace, considerando che numerosi immobili vengono sottratti dal mercato per uso di civile abitazione o studio professionale a favore dell’uso ricettivo. La carenza di immobili per uso abitativo riducono i tempi medi di assorbimento che sono ridotti tra 2-3 mesi in tutte le zone cittadine.
LA SITUAZIONE DEL COMPARTO NON RESIDENZIALE. Nella seconda parte dell’anno, il mercato degli uffici napoletano manifesta segnali di rallentamento della crescita registrata nella prima parte dell’anno. Se infatti da una parte si conferma l’aumento delle transazioni immobiliari, dall’altra si rileva un peggioramento degli altri indicatori del mercato immobiliare (prezzi, sconti). I tempi medi di vendita invece rimangono stazionari intorno ai 7-9 mesi. Considerando il segmento della locazione un mercato comunque vivo e in crescita. Buona la performance del comparto commerciale sostenuta in particolare dalle compravendite che aumentano del 19,5 per cento su base tendenziale, mentre per raggiungere tale obiettivo si rileva un allungamento dei tempi medi di vendita che si aggirano tra i 9-12 mesi.
PREVISIONI SETTORE RESIDENZIALE. Il sentiment previsionale auspicando in una stabilità economica a livello nazionale ed una flessione dei tassi di mutuo, per il primo semestre 2024 si prevede una prima fase iniziale stazionaria per le compravendite a vantaggio di un maggior numero di transazioni per le locazioni. Per il secondo semestre, si prospetta una ripresa nelle transazioni delle compravendite, dove sicuramente gli immobili più appetibili sia per quanto riguarda la vendita che per la locazione, residenziali o commerciali rimarranno circoscritte nelle zone servite da mezzi di trasporto: (autobus, funicolari e metropolitane), e dove insistono servizi: scuole, banche e uffici pubblici. E più precisamente i quartieri di maggiore interesse rimarranno: il Vomero e Chiaia in quanto ben serviti dalle metropolitane e dalle tre funicolari e quindi particolarmente comodo per chi vuole evitare mezzi di trasporto privato. Il Centro storico e i Quartieri sono di particolare attrattiva per uso investimento e ricettivo e quartieri come Rione alto e Fuorigrotta prevalentemente richiesto per locazione a studenti universitari.
IL PARERE DELL’AGENTE IMMOBILIARE. «A seguito della richiesta ricevuta dall’ Osservatorio Immobiliare Nomisma Spa nel contribuire a fornire dati e valutazioni sull’andamento del mercato immobiliare di Napoli e visto la mia esperienza di agente immobiliare posso sostenere di essere fiducioso per il prossimo futuro» dice Ettore Caccavale, titolare dell’agenzia immobiliare Vomero” di via Raffaele Tarantino con oramai oltre 30 anni di attività. «Dopo un boom iniziale di compravendite post Covid-19 dovute che durante il periodo di isolamento sono emerse in numerose famiglie la necessità di cambiare il proprio appartamento in altra abitazione con caratteristiche e spazi diversi, per poi segnalare una successiva e brusca frenata nelle transazioni dovute all’aumento dei tassi del mutuo e dalle incertezze economiche nazionali» sottolinea. «Sono certo che a tutt’oggi il miglior investimento rimane sempre “il mattone” sia per quanto concerne l’acquisto per uso proprio che per quanto riguarda l’investimento. In determinati quartieri come sopra citati seppure i tempi di assorbimento per la vendita o la locazione possono dilatare, i prezzi dei cespiti rimangono comunque invariati o comunque subire una lieve flessione. Diversamente per gli immobili ubicati in zone semi centrali e periferiche che risultano di scarso interesse per uso investimento e le transazioni avvengono per il solo uso personale di abitazione» conclude Caccavale.
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