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27 Gennaio 2024 - 08:49
NAPOLI. La città di Napoli ha celebrato ieri il Giorno della Memoria con cerimonie in alcuni luoghi simbolo con la deposizione di corone e fiori. «Ricordiamo questa pagina terribile dell'umanità - ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi - è stato un momento buio in cui si è perso ogni rispetto per le regole e per la vita delle persone. Il ricordo è importante soprattutto in un momento così difficile anche a livello globale e mondiale. Ricordare i principi della tolleranza, della pace e del rispetto delle persone è fondamentale».
Le cerimonie hanno avuto luogo in largo Luciana Pacifici, dedicato alla Memoria della bambina, di meno di un anno, che fu deportata con la famiglia ad Auschwitz dove morì e in piazza Bovio dove sono presenti, all'altezza del civico 33, nove pietre d'inciampo in Memoria di nove cittadini che furono costretti ad abbandonare le proprie case e furono deportati anch'essi ad Auschwitz da cui non fecero più ritorno. Celebrazioni che quest'anno sono state anticipate di un giorno, in considerazione che domani, 27 gennaio Giornata della Memoria, cade di sabato, giorno di preghiera per il popolo ebraico.
Ma non mancano denunce e polemiche. «Anche a Napoli portare simboli ebraici, come la kippah e la stella di David, è diventato un pericolo. Alcuni ebrei della nostra comunità sono stati minacciati, per fortuna solo verbalmente e non fisicamente», dice Cesare Moscati, rabbino capo della comunità ebraica di Napoli, a margine delle celebrazioni della Giornata della memoria. Moscati ha citato «atti di antisemitismo» subiti «da alcuni ebrei della comunità ebraica» nonché «le scritte con le quali, con la scusa di essere solidali con la Palestina, si attacca non solo Israele ma gli ebrei in generale».
Eppure le manifestazioni annunciate non si fermeranno. «Vogliamo urlare “mai più” ed è per questo che oggi, in occasione della giornata della memoria, sfidiamo i divieti di Piantedosi e scendiamo in piazza contro il genocidio del popolo palestinese per chiedere il cessate il fuoco e l'immediata applicazione della storica sentenza della corte dell'Aja», annuncia Giuliano Granato, portavoce nazionale Pap/Up che dà apputamento alle 11 in piazza San Domenico, nel centro storico di Napoli, a tutta la rete “Napoli per la Palestina”.
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