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27 Gennaio 2024 - 12:01
NAPOLI. Colpo di scena in aula nel processo a carico di Luigi Natale, Roberto Alfio Maugeri, Alessandro Maugeri e Raffaele Zampella. Il primo ha confessato di aver cercato di uccidere gli altri tre imputati, ma l’arma si inceppò. Voleva vendicarsi, ha detto, per un tentativo di estorsione per una piazza di spaccio. In particolare lo disarmò, fu picchiato, rapito e condotto in un casolare di campagna a Caivano nel quale rimase legato per alcune ore. Ma riuscì a liberarsi e a fuggire approfittando di qualche minuto di mancata sorveglianza. Il processo, nato da un’inchiesta sulla cosidetta faida di Caivano, è alle battute finali e la prossima udienza dovrebbe essere quella conclusiva. Riguarda episodi di droga ed estorsioni, ma anche agguati e vendette, per assumere il controllo del “Bronx” di Caivano. La Procura ha lancia l’affondo al gruppo capeggiato dal ras Luigi Natale e ha invocato quattro condanne con pene comprese tra i sei e i dieci anni di carcere. Con la requisitoria del pm è entrato dunque nel momento il processo di primo grado che si sta celebrando la formula del rito abbreviato e le pene richieste dalla Dda sono state di assoluta consistenza: 10 anni di reclusione per Luigi Natale (fedelissimo del boss Antonio Angelino “Tibiuccio”, 6 anni e 8 mesi a testa per Roberto Alfio Maugeri e Alessandro Maugeri e 7 anni per Raffaele Zampella. Per tutti va sottolineata la presunzione d’innocenza fino all’eventuale a condanna definitiva. Toccherà adesso nelle prossime udienze al collegio difensivo (avvocati Dario Carmine Procentese, Domenico Dello Iacono, Maria Grazia Padula e Riccardo Moschetta) provare ad aprire una crepa in un quadro indiziario rivelatosi fin qui quantomai granitico. La polizia aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Natale, indiziato di tentato duplice omicidio, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, nonché di detenzione di stupefacente; Alessandro Maugeri, ritenuto indiziato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso; Raffaele Maugeri, ritenuto indiziato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenzione di stupefacente. L’attività investigativa aveva accertato gravi indizi di colpevolezza a carico di Natale per il duplice tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, di Alessandro Maugeri e Roberto Alfio Maugeri, avvenuto a Caivano il 7 aprile 2022. Il delitto era maturato in risposta all’estorsione commessa lo stesso giorno da Alessandro Maugeri e Raffaele Zampella in danno di Natale per questioni relative all’esercizio dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti svolta all’interno del Bronx di Caivano. Natale sarebbe stato avvicinato e picchiato in quanto sospettato di aver messo in piedi una piazza di spaccio “sotto banco”, senza dunque rendere conto ai “referenti” della zona. La sua reazione fu a dir poco furiosa. In questo quadro si inserisce l’episodio raccontato da Natale mentre Zampella ha negato la circostanza del rapimento che sarebbe seguito al pestaggio.
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