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Colpi di pistola al rivale, preso 20enne dei Masiello

Colpi di pistola al rivale, preso 20enne dei Masiello

NAPOLI. Le cimici hanno tradito Carmine Grammatica, 20enne vicino ai Masiello di largo Baracche ai Quartieri Spagnoli, che dall’altro ieri si trova in carcere su ordinanza di custodia cautelare. È accusato di aver ferito, il 7 novembre 2022, l’allora 30enne Marco Zanga, ritenuto invece dagli investigatori contiguo ai Mazzanti. In quel periodo c’erano fibrillazioni tra i vari gruppi di malavita della zona, ma i contrasti tra i due giovani furono la conseguenza di uno “scazzo” che nel tempo era diventato violento sfociando nella sparatoria. Le indagini, coordinate dalla Dda, sono state condotte dai poliziotti della Omicidi della Squadra mobile della questura di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini, ora neo questore, con il vice questore Luigi Vissicchio) e per Carmine Grammatica sono partite in via ufficiale le accuse di lesioni personali aggravate dalle modalità mafiose, porto e detenzione di arma comune da sparo. Dalle attività investigative svolte è emerso che, nell’ambito delle fibrillazioni che si registrarono in quel periodo tra gruppi criminali dei Quartieri Spagnoli, la sera del 7 novembre l’indagato (ritenuto legato al gruppo criminale riferibile a Masiello Vincenzo “’o cucù”, attualmente detenuto per reati associativi) avrebbe incrociato in vico Lungo San Matteo Marco Zanga esplodendogli contro cinque colpi d’arma da fuoco alle gambe. Due giorni dopo Grammatica, per eludere un controllo di polizia, avrebbe consegnato un’arma comune da sparo a un minorenne affinché la nascondesse. Gli investigatori, non potendo contare su immagini di videosorveglianza, sono risaliti al 20enne (comunque da considerare innocente fino all’eventuale condanna definitiva) grazie a una serie di intercettazioni che in quel periodo abbracciavano vari gruppi di giovani leoni di camorra. Tant’è vero che sempre la Dda, con la sezione Omicidi della Mobile, condusse in porto l’inchiesta sui fratelli Minieri. Gli indizi emersi hanno permesso di fare luce su molti degli episodi che avevano reso i Quartieri Spagnoli una polveriera pronta a esplodere. Situazione peggiore rispetto all’attuale. Il 7 novembre 2022 a mezzanotte Marco Zanga arrivò all’ingresso dell’ospedale dei Pellegrini e su una lettiga ne varcò la soglia. I medici, oltre alle ferite per i 5 proiettili, gli riscontrarono una frattura esposta alla gamba destra e ne lo ricoverano, ma non è mai stato in pericolo di vita. Ai poliziotti riferì che era a piedi da solo quando aveva subito l’agguato. Anche Carmine Grammatica, il 24 settembre del 2021, venne ferito nel corso di una sparatoria avvenuta ai Quartieri Spagnoli. Successe a largo Baracche si trattò, anche se i responsabili finora, sono ancora sconosciuti, dell’epilogo di un litigio tra giovani con amicizie in ambienti malavitosi. Ai Pellegrini arrivò in piena notte con una ferita d’arma da fuoco alla caviglia sinistra. L’ipotesi maggiormente presa in considerazione è che a partecipare all’agguato fossero stati in due o in tre, ma pure in quel caso non c’erano immagini di telecamere.

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