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01 Febbraio 2024 - 07:30
NAPOLI. Nuovo record storico per gli aeroporti italiani che nel 2023 toccano per la prima volta quota 197,2 milioni di passeggeri, superando del 2,1 per cento il 2019, anno del precedente primato, ancora non influenzato dalla crisi pandemica. Se la fase di ripresa post-Covid aveva visto il ruolo centrale del mercato domestico, il 2023 segna il pieno recupero del segmento internazionale, la parte più qualificante del traffico aereo, che raggiunge i 128 milioni di passeggeri, lo 0,1 per cento in più sul 2019. Un leggero gap rispetto ai livelli pre-Covid si riscontra invece per i movimenti aerei, che nel 2023 sono stati inferiori del 2,6 per cento sul 2019, attestandosi a 1.601.059 unità. Più passeggeri e meno aerei che, quindi, viaggiano con un load factor maggiore, comportando benefici anche in termini ambientali. Con il superamento dei volumi del 2019, nel 2023 il settore si lascia pertanto alle spalle gli anni duri della pandemia, nel corso dei quali il sistema aeroportuale ha perso almeno 280 milioni di passeggeri. Secondo i dati elaborati da Assaeroporti, tra i primi dieci aeroporti italiani per numero di passeggeri nel 2023, si posizionano gli scali di Roma Fiumicino con 40,5 milioni; Milano Malpensa (26,1); Bergamo (16); Napoli con (12,4); Venezia (11,3); Catania (10,7); Bologna (10); Milano Linate (9,4); Palermo (8,1) e Bari (6,5). In un contesto di crescita diffusa, l’analisi per area geografica evidenzia come il 2023 sia stato caratterizzato da un significativo trend di recupero del traffico negli aeroporti del Nord e del Centro, rispettivamente +20 e +33 per cento sull’anno precedente, con gli scali del Sud e delle Isole che confermano l’andamento già osservato nel 2022, +10 e +9, superando ampiamente i livelli pre-Covid. In leggera flessione il traffico cargo, influenzato dall’attuale contesto economico e geopolitico. Nel 2023 le merci movimentate sono state 1.086.810 tonnellate, -1,5 per cento sul 2019 e -1,6 rispetto al 2022. Per il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, «si conferma una straordinaria voglia di volare, a riprova della resilienza del nostro comparto che è in ottima salute e resta strategico per il Paese». Complessivamente, quindi, l’Aeroporto di Napoli ha chiuso il 2023 con 12,4 milioni di passeggeri ed un’offerta voli di 113 destinazioni, prevalentemente internazionali, fra cui il doppio volo giornaliero per New York. Il mercato statunitense vedrà, inoltre, a partire dalla prossima primavera, un ulteriore rafforzamento, grazie all’avvio dei voli per Philadelphia e New York JFK che si aggiungono al collegamento per Newark/New York, portando a quattro i voli giornalieri da Capodichino per gli Stati Uniti. A gennaio lo scalo di Napoli è stato inserito, insieme agli aeroporti di Bruxelles, Praga, Budapest e Fukuoka, nella top cinque degli aeroporti al Routes World Awards, per la categoria 10-25 milioni di passeggeri. I Routes Awards sono il massimo riconoscimento, a livello mondiale, delle best practices a sostegno della connettività aerea, espresso dai voti dei top manager delle compagnie aeree. Sul fronte della riduzione dei gas climalteranti, lo scorso dicembre Gesac ha ottenuto la massima certificazione ambientale in campo aeroportuale: il livello 4+ Transition del programma internazionale Airport Carbon Accreditation di Aci Europe, diventando la diciannovesima società di gestione al mondo ad avere questo riconoscimento. Il piano di investimenti green, per un importo di oltre 16 milioni di euro, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici, in grado di produrre progressivamente fino a 6.700 MWh/anno, che alimenteranno i veicoli elettrici circolanti in aeroporto, e interventi di forestazione urbana nelle aree circostanti lo scalo, fra cui il parco urbano di Casalnuovo recentemente inaugurato.
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