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01 Febbraio 2024 - 12:39
Missione Bunda, nella Regione del Mara, in Tanzania per un gruppo di medici volontari in soccorso di bambini orfani e adulti bisognosi di cure ospitati nel Villaggio San Francesco dell’Associazione “Africaintesta” di Pozzuoli, accuditi durante l’anno amorevolmente dalle Suore Piccole Missionarie della Congregazione Eucaristica di Bagnoli e da alcune insegnati africane.
L’equipe di medici specialisti, in prima linea il dottor Marco Buonomo, specialista in chirurgia orale e odontoiatria e medici pediatri, è partita a inizio gennaio e si è fermata una quindicina di giorni per curare adulti e ragazzi, abbandonati dai genitori, alcuni di loro albini. Fanciulli, affetti da un difetto enzimatico, cioè con ridotta pigmentazione di melanina. Costretti a difendersi dal sole, dalla luce, provenienti da parti remote del loro Paese, dove esistono ancora riti tribali. Ritenuti essere maligni, africani con capelli e pelle bianca, rapiti e sottoposti ad amputazioni se non uccisi e i loro organi venduti come amuleti. A poca distanza di Bunda, l’isola di Ukerewe sul Lago Vittoria, dove esiste la maggioranza di bimbi albini rifugiati, provenienti principalmente e non solo da Malawi, paese dell’Africa occidentale, dove esiste ancora la pratica di eliminare persone di pelle bianca.
L’Associazione Africaintesta costituita nel 2011 da Francesco Testa che dopo aver girovagato per il mondo come musicista, decise di dare un senso alla sua vita e creare qualcosa di significativo. Consigliato da un sacerdote partì per l’Africa. Fermatosi per qualche giorno nei pressi del Lago Vittoria si innamorò del posto. Informatosi dove poter costruire una casupola per ospitare ragazzi bisognosi e dare loro un avvenire i terreni visitati costavano all’incirca quattrocento euro. Non disponendo della somma, tornato in Italia interessò amici e conoscenti costituendo l’Associazione “Africaintesta” onlus. Raccolta la somma necessaria ripartì per l’Africa.
Il progetto di Francesco e delle tante persone che lo hanno finora accompagnato è finalizzato a offrire un’istruzione e un mestiere a quanti più persone è possibile. Nel Villaggio esiste anche una casa per gli ospiti – dice Francesco – per chi vuole donare il suo tempo e trascorrere un periodo di volontariato. Intanto altre strutture sono in corso di costruzione per lo sviluppo umano e sanitario di una popolazione che vive in un angolo del mondo in cui la vita è difficile e minacciata. Ogni anno Francesco raduna cantanti e musicisti per un concerto di beneficenza, oltre a una fitta rete di donatori e al cinque per mille sulla dichiarazione dei redditi, riesce a mantenere il suo impegno con l’Africa.
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