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03 Febbraio 2024 - 09:11
Si parte con l’abbattimento di 84 box che faranno spazio a nuovi edifici bassi. Murale di Maradona, Manfredi incontra Jorit: si pensa alla ricostruzione in un’altra zona del quartiere
NAPOLI. Entra nella fase attuativa il programma di rigenerazione urbana di Taverna del Ferro. Nell’area adiacente le case popolari di San Giovanni a Teduccio parte il cantiere per la realizzazione dei 360 nuovi alloggi che ospiteranno le famiglie che vivono nelle due “stecche” risalenti al post-terremoto del 23 novembre 1980. La prima fase dell’intervento interessa l’area a nord dell’attuale insediamento dove verranno demoliti 84 box per fare spazio a nuovi edifici bassi, autosostenibili energeticamente, con orti urbani, nuovi servizi di prossimità e spazi attrezzati per il gioco e lo sport. Poi, completato il primo gruppo di nuove case, ci sarà il trasferimento delle famiglie che vivono nel fabbricato lato mare che sarà anch’esso demolito per far posto ad altri 180 alloggi nei quali andranno ad abitare quanti vivono nel fabbricato lato Vesuvio. Completati gli insediamenti abitativi, sarà demolito anche l’ultimo fabbricato nella cui area di sedime verranno realizzate opere a servizio del quartiere.
Il programma di rigenerazione urbana è realizzato grazie alle risorse dei Piani urbani integrati che rientrano del Pnrr, del Fondo Complementare che integra le risorse del Pnrr e del Fondo Pon Metro Plus per un totale di 106 milioni e 483mila euro. I nuovi alloggi saranno destinati alle famiglie che vivono nell’attuale insediamento e che risultano assegnatarie o occupanti che si sono registrate nel corso del censimento condotto dal Comune. «Il Comune ha retto benissimo questa prova dal punto di vista tecnico e organizzativo e anche politico ed umano. Le famiglie di Taverna del Ferro non saranno sistemate temporaneamente altrove: assisteranno, naturalmente anche con qualche disagio, all’edificazione dei nuovi edifici ma questo per noi è importante e credo conti anche per la comunità perché avremo un osservatorio civico sul cantiere» dice la vicesindaca Laura Lieto.
Intanto, il sindaco Gaetano Manfredi è pronto a varare un tavolo di confronto aperto per rendere il quartiere destinatario di nuove forme di arte pubblica da inserire a pieno titolo nel progetto di rigenerazione urbana: il tutto dopo l’incontro con l’artista Jorit avente come oggetto la salvaguardia del murale di Maradona. La scelta di conservarlo in sito si è rivelata tecnicamente complicata ed economicamente onerosa, in quanto l’opera è realizzata su una parete non intonacata e per preservarla si dovrebbe rinunciare alla costruzione di 40 abitazioni previste dal progetto di riqualificazione. L’idea è quindi di studiare lo smontaggio della parete attuale e la ricostruzione della nuova opera dedicata a Maradona sempre nel quartiere ma in un luogo diverso. Considerato il grande valore simbolico che il murale porta con sé, l’idea è costruire attorno all’icona del Pibe de Oro un ciclo artistico di rinascita collettiva, allo scopo di fare fronte pienamente al bisogno dei cittadini di accedere finalmente alle nuove residenze, e di rifondare l’immaginario di Taverna del Ferro rafforzando il legame con la figura di un calciatore simbolo per Napoli.
Per questi, il sindaco si è impegnato a coinvolgere Jorit nel nuovo progetto artistico di San Giovanni a Teduccio, raccogliendo la sua disponibilità a trovare soluzioni praticabili nell’interesse del percorso di rigenerazione urbana del quartiere. Il tutto mentre Patrizio Gragnano, esponente grillino vicepresidente della commissione Pnrr della sesta Munnicipalità, nonché delegato alla Fondazione Festa dei Gigli, chede che «si lavori subito a una sanatoria dei 60 occupanti dell’abitato di Taverna del Ferro e dei 380 dei bipiani» e che «si rimoduli il progetto lasciando il solo modulo del Murales di Jorit, destinandolo all’arte, ai servizi. Raccogliamo la disponibilità dell’artista ad “abitare” con il suo studio la torre della bellezza e rendiamolo come la nostra East Side Gallery. Chiederò a Laura Lieto , che verrà il 14 in consiglio municipale, di completare l’eccellente lavoro fatto sino ad ora e continuare ad ascoltare chi da 20 anni ha creduto in un futuro diverso ad est della città».
IL CRONOPROGRAMMA
FASE 1 2024 La prima fase del progetto si concentrerà sulla demolizione del terrapieno con le attrezzature sportive e i garage nord ed est. Questo apre la strada per la creazione di nuovi spazi pubblici e il futuro posizionamento degli edifici residenziali. Durante questa fase, sarà avviato il cantiere, preparando il terreno per le successive attività.
FASE 2 2025 Nella seconda fase, si procederà con la realizzazione dei primi 180 alloggi. Gli abitanti della stecca lato mare verranno trasferiti nei nuovi alloggi appena completati. Una volta completato il trasferimento, la stecca lato mare esistente verrà demolita, liberando spazio per la fase successiva.
FASE 3 2026 La terza fase si concentrerà sulla realizzazione dei successivi 180 alloggi sull'area della stecca lato mare demolita. Gli abitanti della stecca lato Vesuvio verranno trasferiti nei nuovi alloggi appena costruiti. Una volta completato il trasferimento, la stecca lato Vesuvio esistente verrà demolita.
FASE 4 2027 Nella fase finale, si completerà il progetto con la realizzazione del parco lineare, includendo gli orti urbani e lo spazio attrezzato per lo sport sull'area della stecca lato Vesuvio demolita. Questo segna il completamento dell'intervento di riqualificazione, trasformando Taverna del Ferro in un quartiere più sostenibile, vivibile e accogliente.
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