Tutte le novità
03 Febbraio 2024 - 09:27
Accuse a picco per la narcos di TikTok, non era la capopiazza: il gip la scarcera. Spaccio no stop a Soccavo: Luigi Sorrentino resta dentro, ma il giudice esclude l’aggravante mafiosa
NAPOLI. La presunta narcos-tiktoker torna a tempo record a piede libero. Loredana Belluno, figlia del defunto ras del rione Traiano Vincenzo “Squaglietta”, è stata scarcerata ieri pomeriggio al termine dell’udienza di convalida. La giovane donna si trovava ristretta agli arresti domiciliari dopo il blitz messo a segno pochi giorni fa dai carabinieri nella sua abitazione di via Carlo Franza: una retata scaturita dalle recentissime dichiarazioni del neo pentito Gaetano Vigilia Junior e che aveva portato al sequestro di diverse dosi di droga, tra cui alcune di cocaina, e di orologi di provenienza piuttosto “incerta”.
A spuntarla sono state però le argomentazioni del difensore di Belluno, l’avvocato Antonio Rizzo, il quale è riuscito a dimostrare la completa estraneità della propria assistita rispetto alle accuse mosse dai pm. Il legale della presunta spacciatrice ha sostanzialmente dimostrato che la donna, lavorando intensamente con i social, aveva già un proprio reddito e che, soprattutto, non aveva alcun tipo di collegamento con l’attività di spaccio portata avanti dal marito Luigi Sorrentino, circostanza tra l’altro ribadita anche da quest’ultimo, che in sede di interrogatorio aveva ammesso gli addebiti e spiegato che la moglie non era al corrente dei propri “affari”. Da qui la decisione del gip Logozzo di scarcerare immediatamente Loredana Belluno.
Un parziale colpo di scena ha però interessato pure Sorrentino, anch’egli assistito dal penalista Antonio Rizzo. Il giudice ha infatti escluso per lui l’aggravante della finalità mafiosa: l’attività di indagine non avrebbe infatti consentito di accertare eventuali collegamenti tra la sua piazza di spaccio e le attività del clan Troncone di Fuorigrotta, al quale Sorrentino, sempre secondo il pentito Vigilia, sarebbe vicino. Il presunto capopiazza resta però per il momento ancora in carcere. La perquisizione nell’appartamento di via Franza, nel quartiere Soccavo, era scattata sulla scorta delle recentissime dichiarazioni rese ai pm da Gaetano Vigilia Junior, ex giovane ras dell’omonimo gruppo di mala di via vicinale Palazziello.
Sul loro conto, il 27 ottobre scorso, il neo collaboratore di giustizia ha reso una luna deposizione: «Io acquistavo la droga da Luigi Sorrentino, che è lo zio della mia ex ragazza, e so che quest’ultimo cedeva armi e munizioni al gruppo Troncone. Conosco Luigi Sorrentino per esservi stato più volte a casa e più volte in quella casa ho visto Luigi Sorrentino detenere armi, droga e munizioni». Vigilia si è poi addentrato nella faccenda rivelando ulteriori dettagli sulla presunta attività criminale della coppia: «Sorrentino a casa ha uno sgabuzzino dove vi è un nascondiglio di un metro quadro più o meno, cui si accede da dietro una scarpiera. In questo spazio può entrare massimo una persona. Luigi Sorrentino fa la droga al telefono e la vende pure in casa, ma loro hanno tantissime telecamere, dalle 12 alle 18, ubicate in vari posti, anche sopra il palazzo dove abitano». Accuse che però, almeno nel caso della donna, non hanno trovato riscontro.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo