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03 Febbraio 2024 - 19:53
Bandiere a mezz'asta al Circolo Savoia di Napoli in segno di lutto per la morte di Vittorio Emanuele di Savoia. «Il Circolo deve il suo nome alla famiglia reale, che lo salvò dallo scioglimento con un importante contributo economico alla fine dell'Ottocento. Le saremo per sempre grati, d'altronde il nome dei Savoia è in ogni angolo del circolo e nel 1997 il corpo sociale ha spinto fortemente per tornare all'appellativo “Reale", che era stato eliminato dopo il referendum del 1946. Anche la nostra bandiera è blu Savoia», ha affermato Fabrizio Cattaneo della Volta, presidente Circolo Savoia.
«Esprimiamo in questo momento di lutto - prosegue il numero 1 del circolo - grande vicinanza alla famiglia, ricordando la cena del 2003, quando Vittorio Emanuele, la moglie e il figlio, terminato l'esilio, vennero accolti con tutti gli onori dal presidente Pippo Dalla Vecchia. A quella cena c'ero anche io, conoscemmo una persona alla mano e molto cortese, alla quale il presidente regalò il libro del Centenario e altri oggetti».
Vittorio Emanuele non era socio del club, il nonno Vittorio Emanuele III è invece l'unico presidente onorario del Savoia. Negli ultimi anni Emanuele Filiberto, ultimo erede, è stato più volte in visita nei saloni di Santa Lucia. «E saremo sempre felici di riceverlo con tutti gli onori, come accadde per il padre».
IL CORDOGLIO DEL SAVOIA CALCIO. «Oggi è un giorno triste per la storia dell'Italia e per il dolore che mi stringe all'amico fraterno Emanuele. Le parole in questo momento sembrano essere davvero troppo scarne, futili e mute per poter lenire il dolore che riempie questo vuoto. Ci lascia un uomo depositario di una grande storia, di un immenso destino segnato da grandiosità, sofferenza e amore per l'Italia». È quanto si legge sulla pagina Facebook del Savoia calcio, club di Torre Annunziata che gioca nell'Eccellenza campana, con le parole del presidente onorario della Casa Reale Holding e presidente del Savoia, Nazario Matachione, in ricordo di Vittorio Emanuele di Savoia.
«Da italiano oggi mi sento orfano, da uomo mi sento affranto per un fratello. Ho sempre letto negli occhi dell'amico Emanuele, nei suoi racconti di vita, di reale, e di uomo di storia, il semplice e immenso amore di un figlio devoto, le parole del mio amico erano sempre colme di ammirazione, rispetto ossequiente e, negli ultimi tempi, amorevole protezione per il suo papà, sentimenti che solo un figlio custode di un grande amore può avere», si legge. «L'amicizia che mi lega, avvicina e stringe al fratello Emanuele mi fa conoscere l'attanagliante consapevolezza del suo immenso dolore a cui partecipo con la stessa profondità dell'affetto che a lui mi lega. Oggi le lacrime del cordoglio rigano le pagine più importanti della storia d'italia e il cuore del mio amico fraterno, il dolore è indescrivibile», si conclude il post.
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