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Studenti napoletani in campo per i loro coetanei africani

Studenti napoletani in campo per i loro coetanei africani

NAPOLI. Dare a 1600 bambini la possibilità di studiare e di avere un futuro: è questo l’obiettivo del progetto “Una scuola senza confini”, che per il secondo anno consecutivo ha visto gli studenti dell’Istituto Comprensivo Scudillo Carafa Salvemini, di Napoli, scendere in campo per i loro coetanei africani. Una piccola goccia nel mare della solidarietà, che lo scorso Natale ha permesso, grazie ad una vendita di beneficenza, di raccogliere quanto serve per continuare la costruzione di una scuola nella città di Mbour. Guidata dal dirigente, Loredana Puzo, la scuola ha rinnovato la propria collaborazione con i Missionari Oblati di Maria Immacolata, una congregazione missionaria nata più di 200 anni fa e che porta in giro il messaggio dell’amore di Dio agli uomini, specialmente ai più piccoli e poveri, attraverso gesti concreti.

In occasione dell’open day tutti gli alunni della scuola, dai più piccoli dell’infanzia ai più grandi della secondaria di primo grado, hanno realizzato e messo in vendita dei piccoli manufatti, ispirati ai colori dell’Africa e ai messaggi di solidarietà, permettendo così la messa in posa di un altro mattone per la costruzione di una scuola in Senegal. Recentemente, infatti, i missionari oblati hanno comprato un terreno di circa 15.000 metri quadrati nella città di Mbour, che sta diventando il secondo centro più popolato dopo la capitale Dakar, per la costruzione di una scuola, dalla materna alle superiori, che possa accogliere circa 1600 alunni e dare loro la possibilità di studiare.

«Con il progetto Una scuola per Mbour - dice padre Tino, della comunità di San Prisco a Caserta -cerchiamo di promuovere l’inclusione scolastica di chi vive in situazioni di povertà e disabilità. Vogliamo garantire ad ogni ragazzo una formazione di qualità, per consentire loro di costruire il futuro proprio e del Paese». «Da due anni la scuola sostiene questo progetto  - afferma la dirigente Loredana Puzo - nella convinzione che il diritto all’istruzione debba essere garantito a tutti».

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