Tutte le novità
14 Febbraio 2024 - 08:42
NAPOLI. Finita con dieci feriti, cinque manifestanti e cinque poliziotti, la manifestazione organizzata ieri mattina davanti alla sede Rai di Napoli.A scendere in strada diversi gruppi e movimenti, tra cui Rete Napoli per la Palestina, Centro Handala-Ali, Potere al popolo, SiCobas Napoli, Laboratorio politico Iskra, Ex Opg Je So' Pazzo, e altri, per «denunciare la negazione del genocidio, la censura e la narrazione filo-israeliana della Rai, evidenziata dal comunicato dell'Ad Sergio letto in diretta nazionale domenica scorsa» dopo le parole di Ghali al Festival di Sanremo. Alcuni tra i manifestanti indossavano una maschera raffigurante il volto dell'alieno Rich Ciolino, che è salito con Ghali sul palco dell'Ariston. I movimento parlano di «censura del genocidio in corso a Gaza». Davanti ai cancelli della Rai erano presenti poliziotti in tenuta antisommossa. Le cariche sono partite quando i manifestanti si sono avvicinati con uno striscione. Mimì Ercolano, di SiCobas ha raccontato di aver avuto una manganellata senza motivo. «Le forze dell'ordine erano schierate in assetto antisommossa, e non si capisce perché. La reazione alla nostra mobilitazione è stata spropositata. Bisognerebbe parlare di pace». Matteo Giardiello di Potere al Popolo, anche lui colpito da un manganello: «Siamo venuti per chiedere un incontro formale con la dirigenza, appena ci siamo avvicinati, la risposta è stata usare una violenza inaudita. Non siamo noi estremisti a parlare di genocidio, ma lo fa la Corte internazionale di giustizia. Volevamo affiggere uno striscione, ma siamo stati manganellati». A fermare le polemiche non è bastata un’intervista della Rai una rappresentante dei palestinesi del centro culturale Handala-Ali. Al presidio c'era anche l'ex sindaco Luigi de Magistris: «Questo - spiega - è il clima che purtroppo sta crescendo nel Paese. Chi ha protestato lo ha fatto per la verità, la giustizia, la Palestina, la libera informazione e il servizio pubblico». Il bilancio ufficiale dei feriti è stato di cinque poliziotti e cinque manifestanti. Dei cinque agenti, si apprende da fonti della questura, due sono in servizio al Reparto Mobile mentre altri tre al locale commissariato di polizia. Da fonti dei manifestanti si apprende che sono cinque gli attivisti colpiti e costretti a farsi medicare dopo gli scontri. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni. Intanto l capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai ha condannato quanto accaduto davanti ai cancelli Rai di Napoli: «Le manifestazioni di liberi cittadini per contestare la presa di posizione dell’Ad Roberto Sergio sul conflitto Israele-Palestinese si controllano con la repressione, con la violenza dei manganelli e con le cariche da parte delle Forze dell’Ordine in tenuta antisommossa. Immagini che non avremmo voluto vedere». Nella ricostruzione degli investigatori, la pressione esercitata dai manifestanti sui poliziotti ha schiacciato i reparti inquadrati verso la recinzione della sede Rai. «Da qui la scelta di una manovra di alleggerimento, che ha impedito l'interlocuzione con i manifestanti circa le loro reali intenzioni». Dalla Questura di Napoli si conferma che sono ricorsi alle cure mediche, in totale, cinque appartenenti alla Polizia di Stato, Mentre dal centrodestra arrivano messaggi di solidarietà alla Rai e ai poliziotti, il deputato del Pd Emiliano Fossi ha chiesto di accertare «l'esatta dinamica dei fatti» su quanto accaduto dinanzi alla sede Rai. «Le immagini di giovani feriti mentre cercavano di manifestare sono evidenti ed allarmanti - ha aggiunto Fossi -. La situazione non va assolutamente sottovalutata: se le forze dell'ordine hanno manganellato cittadini soltanto perchè volevano esporre uno striscione per fermare la guerra a Gaza e manifestare per una vera e libera informazione».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo