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14 Febbraio 2024 - 08:43
È stata convocata per oggi la Commissione di allerta rapida sui prezzi, per approfondire le tematiche assicurative e, in particolare - riporta la nota del Ministero - le recenti dinamiche dei costi dell'rc auto, a fronte di un aumento del prezzo medio del +7,1% tra novembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come pubblicato da Ivass. «Secondo stime Aci-Istat sugli incidenti stradali nel primo semestre 2023, però, il numero di incidenti è diminuito rispetto all'anno precedente dell’1% - sottolinea Federconsumatori -. Non può essere certo imputabile all'andamento dell'incidentalità, quindi, l'incremento delle polizze rc auto rilevato da Ivass. Incremento che non si arresta nemmeno nei primi mesi del 2024: a gennaio-febbraio dell'anno in corso, rispetto al 2023, l'Onf - Osservatorio Nazionale Federconsumatori -ha rilevato un aumento medio del +5% per chi si trova in 14esima classe e del +2% per chi si trova in prima classe. Gli aumenti più elevati si registrano a Roma e Napoli per i 18enni in 14esima classe. In questa tipologia si registrano picchi di aumento anche del 28%. Mentre migliora la situazione per i 18enni che devono stipulare una polizza in prima classe (che beneficiano della legge Bersani), che devono fare i conti con un aumento medio del +1%, non va altrettanto bene per chi si trova nella stessa classe ma ha un'età anagrafica di circa 50 anni: in questo caso si registra un aumento medio del +2%. Ancora più assurdo e intollerabile è il confronto con il contesto europeo: nel 2023 in Italia per la polizza rc auto si pagava mediamente il 27% in più rispetto agli altri paesi. Un divario inaccettabile che va sanato al più presto: non esistono le condizioni per giustificare una disparità di questo tipo, né per motivare i recenti aumenti. «Se, come spesso ci siamo sentiti rispondere a tali obiezioni - insiste Federconsumatori - il divario e gli incrementi sono causati da un aumento dei veicoli circolanti senza copertura assicurativa è ora di prendere provvedimenti mirati contro tale fenomeno: non possono essere i cittadini a pagarne le conseguenze». «L'impennata dei premi dell'assicurazione obbligatoria ha effetti sociali non trascurabili, intervenga il Garante della sorveglianza dei prezzi - cosiddetto “Mister prezzi” - con suoi poteri di monitoraggio e di verifica per arginare i fenomeni speculativi nel settore assicurativo, affinché siano messe sul tavolo le inefficienze del settore e individuate concrete azioni di tutela degli automobilisti. Ancora più preoccupati questi ultimi, per dover assicurare contro i rischi della circolazione anche le auto ferme, come previsto dalla nuova legge entrata in vigore lo scorso 23 dicembre». Èquanto afferma Antonio Coviello, docente di Marketing assicurativo nell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Garante nazionale degli assicurati. Coviello fa sapere che «l'aumento dei premi dell'assicurazione obbligatoria per gli autoveicoli ha fatto scattare l'allarme della Commissione di allerta rapida, con la regia del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, e del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. La riunione è convocata, appunto, nella sala del Parlamentino della sede ministeriale di Palazzo Piacentini, doggi, per approfondire le tematiche assicurative e, le recenti dinamiche dei costi rc auto
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