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Gratteri agli imprenditori: «Denunciate senza paura»

Gratteri agli imprenditori: «Denunciate senza paura»

«La riforma della giustizia? Oggi il senso della mia presenza qui è parlare ai commercianti». Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, nel corso dell'incontro "Economia e Legalità" con gli imprenditori, organizzato da Confesercenti Campania presso la sede napoletana di via Toledo. Il capo della Procura partenopea ha preferito non esprimersi sulla cancellazione del reato di abuso d'ufficio e sulla nuova legge bavaglio.

«Oggi sono qui per dire che la Procura c'è, le forze dell'ordine ci sono, per dimostrare che le nostre porte sono sempre aperte per venire a denunciare e per avere un confronto. L'obiettivo è capire se ci sono i margini per poter avere una migliore vivibilità nel mondo dell'economia e del commercio, dove molti imprenditori e commercianti sono vessati da estorsioni e usura» ha affermato il procuratore Gratteri.

«Passa troppo tempo dalla denuncia? Questo è vero, ma lo prevede l'ordinamento» risponde il capo della Procura napoletana. Che poi ha aggiunto: «Sono convinto che la gente non denuncia non perché mediamente è omertosa o masochista, ma perché spesso non sa con chi parlare e perché non si fida, perché non è sicura o non siamo ancora abbastanza efficienti».

Per far aumentare le denunce di imprenditori e commercianti per racket e usura, secondo Gratteri «sta a noi, uomini delle istituzioni, dimostrarci seri, credibili ed efficienti». Nel corso dell'incontro, Gratteri ha ascoltato gli interventi di Luigi Cuomo, presidente Sos Impresa/confesercenti, Emanuela Augelli presidente Sezione affittacamere/b&b Confesercenti, e ancora due dei tre coordinatori Assoturismo/confesercenti Campania, Roberto Pagnotta e Gennaro Lametta, poi Lorenzo Crea, Giuseppe Barretta presidente Faib|Confesercenti Campania e Salvatore Di Matteo, imprenditore titolare di pizzeria storica che ha denunciato.

«NAPOLI PIù SICURA DI CITTà ITALIANE PIù GRANDI». «Napoli non è Bogotà o Caracas. Io so cosa vuol dire il sud America, dove la vita di un uomo o di una donna vale quanto quella di una gallina. Invece Napoli è più sicura di città italiane più grandi». Gratteri è tornato sulla frase pronunciata dal presidente della Corte d'Appello di Napoli, Eugenio Forgillo, alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, illustrando i dati della criminalità aveva tra l'altro sottolineato che «il fenomeno delle stese avvicina il nostro territorio più a quei paesi sudamericani che ad un paese dell'occidente».

«Degli ultimi 25 omicidi - ha aggiunto Gratteri - 19 sono stati scoperti. Non riesco a capire le stese, è vero, sono un fenomeno fuori dalle logiche. Dobbiamo capirle, perché con le stese le mafie creano terrore e non consenso. Lavoreremo anche su questo. Stiamo facendo diverse riunioni con forze dell'ordine per capire dove si può fare di più. Le forze dell'ordine vanno spronate, non demolite. Con il paragone con il sud America non stai dicendo la verità né la realtà. Stai facendo male alla città di Napoli. Chi lavora 12 ore al giorno può poi parlare, forse. Chi non lavora e non prova emozione, senso dello Stato, è meglio che stia zitto».

«C'è una joint-venture tra camorra e 'ndrangheta per traffico di droga e di petroli. Ma sono qui a Confesercenti per dire che per mia cultura e modo di essere ricevo tutti nella mia stanza. Parlo anche con pregiudicati, indagati, imputati. Guardo negli occhi le persone e non racconto bugie. Bisogna fare di più con un piglio propositivo - ha concluso Gratteri - bisogna rendere più vivibile il territorio».

«DENUNCIATE SENZA PAURA». Rivolgendosi agli imprenditori presenti Gratteri ha fatto un invito: «Venite a farvi una chiacchierata, per capire se vi conviene o no collaborare. Denunciate, non abbite paura. Però prima di un approccio morale o etico, dobbiamo essere realisti, dovete capire quali sono i rischi, se chi è di fronte a voi è a capo di una squadra che può risolvere i vostri problemi. Se un imprenditore sotto usura o estorsione denuncia, mette a rischio la sua attività e deve capire se può avere fiducia. Sono qui a dirvi che sono disposto a ricevervi e ad ascoltarvi. Nessuno deve avere l'alibi che non vi ascoltano e non voglio che nessuno rischi la vita. Per chi si sente in pericolo, non ho problemi ad andare in Prefettura a chiedere la scorta».

Sulle forze dell'ordine, Gratteri è convinto che «non bisogna solo essere onesti, ma anche seri. Chi fa certi lavori, è conosciuto sempre. Ogni cosa ha un prezzo nella vita, non esiste il concetto di gratis. Importante è capire e convincersi che ne valga la pena quel prezzo. Per me far uscire qualcuno dalla cappa della camorra o dell'usura, mi gratifica. Posso fare a meno di un concerto, del teatro». 

Tornando sul tema, poi, il procuratore ha aggiunto: «Se qualcuno ritiene utile, conveniente per il proprio futuro, denuncia. Poi mi preoccuperò io che ci sia la polizia giudiziaria capace e all'altezza del compito. Qui a Napoli ci sono le migliori forze dell'ordine d'Italia. Nessuno viene qui a Napoli per fare brutta figura e rischiare la carriera. Io non sono Superman, ma mi impegno, questo è il momento buono per voltare pagina». 

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