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15 Febbraio 2024 - 15:44
Altri due giovani sono stati fermati dalla Polizia per le violente rapine messe a segno tra la sera del 19 e la notte del 22 gennaio scorsi tra i comuni di Cardito, Afragola e Caivano, in provincia di Napoli. Si tratta di un 19enne, di etnia rom, raggiunto da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Napoli Nord, e di un 16enne. Secondo quanto ricostruito dalle indagini svolte dalla Squadra mobile di Napoli e coordinate dalla Procura di Napoli Nord hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati per una pluralità di reati di rapina e un tentato omicidio ai danni di un poliziotto intervenuto per sventare altre rapine. In particolare, nell'arco temporale che intercorre tra la sera del 19 e la notte del 22 gennaio scorso, tra i comuni di Cardito, Afragola e Caivano, quattro soggetti sono stati individuati come presunti autori di numerose rapine ai danni di alcuni automobilisti e dei loro passeggeri e, in alcune circostanze, anche ai danni di donne e minori, commesse utilizzando autovetture già rapinate in precedenza. Le vittime, all'atto della formalizzazione delle denunce, hanno riferito che gli autori, tutti con volto coperto e con un chiaro accento dell'Est Europa, si erano fatti consegnare telefoni cellulari, monili, effetti personali o le stesse vetture, agendo con particolare violenza nei confronti delle vittime inermi. Nello specifico, i malviventi, dopo aver inseguito e speronato le auto dei malcapitati costringendoli a fermarsi, li hanno minacciati con una pistola semiautomatica e un martello da carpentiere, addirittura arrivando, in alcuni episodi, ad utilizzare le due armi in loro possesso per infrangere i parabrezza delle vetture, colpendo violentemente le vittime. In una circostanza hanno colpito un minore al quale volevano sottrarre pochi euro, con il martello da carpentiere. In un episodio, in particolare, gli indagati hanno inseguito e speronato anche un motociclista, scaraventandolo in una scarpata dalla quale l'uomo, solo per mera casualità, si è salvato.
Lo scorso 22 gennaio l'auto sulla quale stavano viaggiando i quattro indagati ad oltre 200 km/h con alla guida un minorenne senza patente, è stata intercettata da una volante del Commissariato di Acerra e, al termine di un difficile inseguimento nelle strade cittadine, ha impattato contro un marciapiede, andando in avaria. I quattro all'interno dell'auto, per non essere arrestati, sono scappati a piedi facendo perdere le loro tracce. All'interno del veicolo sono stati trovati e sottoposti a sequestro due pistole a salve, un martello e diverso materiale provento di furto. Il giorno successivo, a seguito di indagini svolte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Acerra, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, per concorso in rapina aggravata, due fratelli di 15 e 16 anni. Le successive indagini coordinate dalle Procure di Napoli Nord e per i Minorenni di Napoli, si sono articolate attraverso l'acquisizione sia delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza di zona, sia di alcuni video pubblicati dagli stessi autori su un social network e ritraenti questi ultimi alla guida, alla velocità di oltre 240 km all'ora, di alcune delle vetture rapinate. Tali investigazioni hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli altri due indagati, che sono stati rintracciati presso i propri domicili. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare l'eventuale responsabilità di tutti i fermati per gli ulteriori episodi analoghi verificati nella medesima zona negli stessi giorni.
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