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17 Febbraio 2024 - 08:18
Parte oggi l’iniziativa del quotidiano Roma in collaborazione con il Garante per i detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, che per quattro sabati consecutivi, a partire da oggi, con interviste, interventi e approfondimenti vuole aprire una finestra sulle realtà carcerarie napoletane che saranno poi distribuite gratuitamente a detenuti e personale carcerario per incentivare la lettura.
NAPOLI. In Italia sono detenute 60.215 persone, 2.528 delle quali donne, a fronte di una capienza regolamentare di 47.000. In Campania sono ristrette 7.327 persone, di cui 346 donne. La capienza regolamentare nelle carceri della regione è di 6.165 persone. Inoltre, sono ristretti 906 immigrati e 181 sono in regime di semilibertà. I detenuti con condanna, pena inflitta, da zero a tre anni in Italia sono 9.086, in Campania 757, di cui 98 persone con condanna fino a un anno, 235 da uno a due anni e 424 fino a te anni. In Italia sono reclusi con residuo pena da zero a tre anni 22.635 persone, in Campania 2.528. Pertanto, in Campania vi sono 3.285 detenuti che scontano una condanna da zero a tre anni e su una popolazione di 7.327 detenuti, 1.312 sono in attesa di giudizio, di cui 66 donne e 1.246 uomini; 502 sono appellanti e 318 ricorrenti. Definitivi, al 5 dicembre scorso, erano 4.511. I detenuti tossicodipendenti, non dichiarati ma diagnosticati, sono 1.400. Circa 200 quelli con sofferenza psichica, 70 dei quali solo a Poggioreale. Restando proprio su quest’ultima casa circondariale, secondo la relazione annuale 2023 del Garante campano per i detenuti, ci sono, a fronte di una capienza regolamentare di 1.632 unità, 2.002 detenuti di cui 1.701 italiani, di cui 791 in attesa di giudizio e 910 definitivi, e 301 stranieri, 176 in attesa del giudizio e 125 defnitivi. Per quanto riguarda la polizia penitenziaria, a fronte di una previsione nella pianta organica di 763 unità ce ne sono presenti in maniera effettiva 686; 41 unità sono di personale amministrativo. Inoltre ci sono 22 funzionari giuridico-pedagogici; 12 esperti psicologi; un esperto criminologo; un mediatore linguistico culturale; otto ministri di culto e 134 volontari ex articolo 17 e 41 ex articolo 78. «Su questi dati, più che fare ragionamenti teorici, vorrei intervenire concretamente istituendo una sorta di task force fra Amministrazione penitenziaria, (Prap campano, Direzione delle Carceri, Aree Trattamentali), Magistrati di Sorveglianza, Garanti per verificare quante di queste 3.285 persone sono effettivamente impossibilitate ad accedere alle misure alternative e quante, invece, continuano a rimanere in carcere perché dimenticante. Sono convinto che una operazione sistematica di questo tipo possa portare a ridurre notevolmente queste unità ristrette nella regione Campania» sottolinea il Garante campano delle persone private della libertà personale, e portavoce nazionale della Conferenza dei Garanti, Samuele Ciambriello. «È un modo concreto per ridurre il sovraffollamento: depenalizzazione dei reati minori, meno custodia cautelare, più misure alternative al carcere. Purtroppo, la politica è assente, c’è un populismo mediatico, politico, che si coniuga con un populismo penale. Mi auguro che ci sia un risveglio di una coscienza civica sui diritti, perché i diritti generano diritti» aggiunge.
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