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17 Febbraio 2024 - 08:24
NAPOLI. Alta tensione nella degradata periferia est di Napoli, dove la notte scorsa ignoti hanno piazzato un ordigno in via Maria Callas 117, strada ritenuta sotto il controllo dei reduci del clan D’Amico “Fraulella”, e danneggiando un’auto in sosta risultata di proprietà di un incensurato. L’episodio è purtroppo tutt’altro che isolato: pochi giorni prima, infatti, altre macchine sono state distrutte da un incendio doloso al rione De Gasperi. Le indagini sui due raid sono condotte dalla polizia di Stato e gli inquirenti non fanno mistero di una certe preoccupazione: dietro questa nuova ondata di guerriglia potrebbe celarsi un nuovo scontro tra gruppi di malavita. Gli investigatori stanno intanto setacciando la zona per capire se sia presente qualche telecamera che possa aver inquadrato il commando. Pochi giorni fa l’allarme era scattato grazie alle telefonate giunte al 113 e quando sono arrivati sul posto, all’altezza del civico 120, i pompieri si sono trovati di fronte alle tre autovetture in fiamme contemporaneamente; una Citroen C3, una Matiz e una Lancia Musa. Le fiamme sono state spente in mezz’ora circa, periodo in cui uno alla volta sono accorsi anche ai due proprietari delle macchine, incensurati ed estranei a contesti malavitosi, e a colui che aveva preso in noleggio l’altra. Nessuno aveva ricevuto minacce né sapeva spiegarsi il perché dell’attentato, considerando comunque che probabilmente una sola vettura era il bersaglio e il fuoco si è propagato. Cosa c’entri la vicenda con i nuovi equilibri, o disequilibri all’interno della malavita di Ponticelli è tutto da chiarire e, innanzitutto, da confermare. In zona abitano alcuni pregiudicati, ragion per cui gli investigatori non escludono che gli autori del raid possano aver sbagliato macchina a causa dell’oscurità. Purtroppo non ci sono telecamere funzionanti, cosicché le indagini partono in salita. Resterebbe intanto confermata l’ipotesi di un asse tra la malavita del “Conocal” e del rione De Gasperi: o meglio, tra i D’Amico- “Fraulella” e un gruppo di ex Sarno capeggiati da un ras scarcerato un annetto fa. Sull’altro fronte, nell’analisi degli investigatori anticamorra, ci sarebbe il clan Casella. Ponticelli è un quartiere che non trova mai pace, sempre in bilico tra vecchio e nuovo. Nemmeno il tempo di assestarsi che la camorra è di nuovo in fibrillazione con il gruppetto di ex Sarno che potrebbe diventare una mina vagante. Secondo gli investigatori infatti, ci sarebbero movimenti in corso anche sul versante anti De Micco, considerati al momento i più forti e presenti sul territorio. Infatti la spaccatura con i De Martino, poi rientrata, avrebbe ridato slancio al fronte De Luca Bossa-Casella. Due ras reggenti sarebbero tornati nel quartiere e nelle strutture investigative dello Stato si teme che possano ricominciare i contrasti che hanno terrorizzato i residenti per circa due anni, sia pur a fasi alterne. Per stroncare sul nascere le velleità di rivincita dei De Luca Bossa la polizia e i carabinieri monitorano però quotidianamente la situazione nel quartiere.
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