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La Municipalità ci ripensa, salta il Carnevale Epomeo

La Municipalità ci ripensa, salta il Carnevale Epomeo

NAPOLI. Salta in extremis il carnevale Epomeo in programma il 24 e 25 febbraio prossimi. Attorno alle kermesse, di cui anche il Roma e Canale 21 erano partner, si sono accese le polemiche all’interno del Consiglio della Nona Municipalità su quella che viene giudicata un’occasione persa per il territorio. Cosa è successo? Il parlamentino competente per i quartieri di Soccavo e Pianura ha votato durante il consiglio dello scorso 9 febbraio all’unanimità, ma con l’astensione del presidente di centrosinistra Andrea Saggiomo, una delibera con un ordine del giorno che indicava il carnevale come iniziativa di interesse pubblico. Per tale motivo, era previsto l’esonero dal pagamento di alcuni tributi come quelli legati al pagamento degli straordinari della Polizia municipale. Ma, disattendendo l’indicazione del consiglio municipale, la festa non si farà provocando indignazione sia dei rappresentanti del parlamentino che degli organizzatori persuasi della mancanza di chiarezza sulle motivazioni alla base dello stop. Fissiamo alcuni punti per inquadrare meglio la questione. Un regolamento adottato dal Comune e votato sia dalla Giunta che dal Consiglio comunale esonera i promotori di iniziative pubbliche dall’affrontare alcune spese, appunto come quelle per il presidio dei vigili urbani, se si ravvisa un interesse sociale e pubblico. Il riconoscimento stesso di interesse pubblico, come specificato, deve però passare prima dall’ok dei consigli municipali di riferimento. Ed è quello che ha fatto anche il consiglio della Nona Municipalità, dopo non poche tensioni. Il 7 febbraio i consiglieri municipali avevano appreso che il direttore della Nona Municipalità non avrebbe ravvisato l’interesse pubblico del Carnevale Epomeo. Due giorni dopo, il 9 febbraio, in un’altra seduta di consiglio l’inserimento di un ordine del giorno nella delibera 54 aveva cambiato le carte in tavola dando parere favorevole, compresi i consiglieri d’opposizione di centrodestra, e l’astensione del presidente Saggiomo. Dunque, sembrava che il Carnevale Epomeo, patrocinato da Comune, Regione Campania, Ministero della Cultura e Camera di Commercio potesse svolgersi come iniziativa di interesse pubblico. «Poi abbiamo appreso come ci si stesse orientando in altra direzione facendo in pratica saltare le due date del 24 e 25 febbraio – afferma ora con non poca amarezza Gianni Adelfi, presidente del centro commerciale naturale Epomeo e in prima linea nell’organizzazione dell’evento - Con nostro dispiacere il Carnevale Epomeo non si farà e vogliamo capire cosa è successo nei dettagli. Perché si è arrivati a questo? Speriamo di poterlo leggere nei verbali. Qualcuno in Municipalità dovrà darci delle spiegazioni». Adelfi è dispiaciuto soprattutto «per i bambini di Pianura e di Soccavo, per le energie del territorio entusiaste per una manifestazione di cui avrebbero beneficiato in tanti. Ora non ha senso cercare altre date, il tutto è rinviato all’anno prossimo». Amareggiato è anche un consigliere della maggioranza di centrosinistra, il capogruppo di Insieme per Napoli Mediterranea Antonio De Simini. «Che il carnevale non si faccia è una sconfitta per tutti, a discapito dei bimbi che si sarebbero sicuramente divertiti. Ci dispiace per i cittadini. Tutti i carnevali della Nona Municipalità erano stati indicati come iniziative di interesse sociale e pubblico non si capisce il motivo per cui quello Epomeo dovesse avere natura diversa». Anche De Simini ammette di brancolare nel buio rispetto alle motivazioni che hanno portato all’annullamento. «Vorremo avere una comunicazione ufficiale di cui al momento non disponiamo. Di certo c’è soltanto che il Carnevale Epomeo è saltato nonostante le discussioni in due accesi consigli municipali». Dalla presidenza della Nona Municipalità non sono arrivate ad oggi dichiarazioni ufficiali sull’argomento.

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