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Carnevale Epomeo, rammarico per lo stop

Carnevale Epomeo, rammarico per lo stop

NAPOLI. «Se il consiglio municipale si esprime in un certo modo, bisogna tenerne conto. Assurdo privare i bambini di una festa di Carnevale come questa, organizzata già da anni». Maurizio Lezzi, ex presidente della Nona Municipalità e attualmente consigliere di centrodestra del parlamentino, rinfocola le polemiche sull’annullamento del Carnevale Epomeo in programma il 24 e il 25 febbraioi. Dopo un iniziale diniego da parte della Municipalità nel dichiarare l’iniziativa di interesse pubblico e sociale – determinazione che da regolamento comunale esenta gli organizzatori dal pagamento degli straordinari della Polizia municipale – 23 consiglieri municipali avevano poi dato il disco verde dopo la presentazione di un ordine del giorno da parte dello stesso Lezzi e di un emendamento presentato dalla maggioranza nel corso di una seduta di consiglio lo scorso 9 febbraio. Ad astenersi il solo presidente della Nona Municipalità, Andrea Saggiomo. La sua scelta e il successivo annullamento dell’evento ha lasciato di sasso i promotori (Il Roma era tra i media partner) convinti che tutti i tasselli, compreso l’ok della Polizia Municipale, fossero al loro posto. Invece, il prossimo weekend non ci sarà alcuna festa all’Epomeo attesa da decine e decine di bambini. Secondo l’ex presidente Lezzi, si tratta «dell’ennesima discrasia della maggioranza di centrosinistra in Municipalità Per il territorio si fanno i sacrifici e alle lotte interne deve prevalere l’interesse comune». Lezzi poi conclude lanciando un’altra stoccata alla maggioranza, oltre i confini della Municipalità che arriva sino a Palazzo San Giacomo: «Un quartiere come Soccavo non ha voce in capitolo, non è rappresentato adeguatamente neppure in consiglio comunale dove c’è una scarsa incisività rispetto alle istanze del territorio. E il caso dello stop al carnevale Epomeo lo dimostra». Dal centrodestra si è mostrato duro anche Catello Maresca, consigliere comunale ed ex candidato sindaco nel 2021. Il pm si è detto «rammaricato» per lo stop alla manifestazione che «priva di fatto un’intera comunità di un’iniziativa aggregante e fondamentale sia in termini umani che economici». Per Maresca «l’attuale amministrazione classifica i cittadini in napoletani si serie A di serie B, in base al quartiere in cui si vive». Interviene il presidente municipale Andrea Saggiomo, su cui si sono riversate le lamentele del quartiere per la mancata celebrazione del carnevale. «La posizione è chiara – afferma – noi eravamo favorevoli ma dovevamo tenere conto del nuovo regolamento sul carattere sociale dei carnevali che esentava il pagamento della Polizia municipale. La dirigente si era già espressa negativamente sul carattere sociale del carnevale sociale Epomeo e il pagamento per usufruire del servizio dei vigili urbani sarebbe stato un debito per il Comune (si parla di 20mila euro di spesa)». Inoltre, dice Saggiomo, «l’emendamento in consiglio municipale riguardava i 4 carnevali sociali riconosciuti mentre quello Epomeo non lo era». Motivo per cui il presidente in aula si è astenuto.

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