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Scuole, accorpamenti e dismissioni per abbattere i fitti passivi del Comune

Scuole, accorpamenti e dismissioni per abbattere i fitti passivi del Comune

Oltre un milione la spesa che grava sul Comune per i fitti passivi delle scuole comunali. In totale sono nove gli immobili di proprietà privata, adibiti a istituti di formazione, a cui Palazzo San Giacomo paga un fitto annuale. La spesa minore è 21mila euro l’anno per la scuola elementare Morelli. Quella maggiore ammonta a 400 mila. Si tratta della scuola media Augusto, in principio neanche pensata come edificio scolastico. Il contratto di fitto, oltre ad essere il più oneroso, prevede anche che gli interventi di manutenzione straordinaria siano a carico del Comune. È per questa ragione che l’edificio verrà dismesso da luglio 2024, sostituito con il plesso la Loggetta. Quest’ultimo, a 1,4 chilometri di distanza dal primo, è di proprietà del Comune. La dismissione del plesso Augusto rientra in un progetto ben più ampio. «Abbiamo un’esigenza di riduzione di fitti passivi. Per farlo, stiamo attuando una politica di razionalizzazione basata su una scelta di carattere strategico, pensata e analizzata dall’amministrazione» dichiara l’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta. Insieme alla commissione Istruzione e Famiglia, si è realizzata una mappatura degli edifici. «Dove ci siamo resi conto che il numero degli alunni è in decremento e che dunque nei plessi in affitto lo spazio sarebbe stato in eccesso, abbiamo deciso di intervenire a livello strutturale su edifici di nostra proprietà. In alcuni casi realizzando anche una progettazione condivisa con i dirigenti scolastici» comunica l’assessora all’istruzione Maura Striano. È il caso dell’Istituto Maiuri che verrà ristrutturato e accorpato alla scuola primaria Piscicelli. Una decisione concordata con le due dirigenti scolastiche in una riunione del febbraio 2023. Con un investimento di 200mila euro, verrà reso agibile il terzo piano del plesso Maiuri, prima inutilizzato, verrà costruita una scala antincendio per la messa in sicurezza dell’edificio e ristrutturato il primo piano. «È stato durante quell’incontro che abbiamo concordato anche la dismissione del plesso Ruotolo. Un’operazione resa possibile perché con la riqualificazione del terzo piano della Maiuri e il primo piano non più adibito a segreteria possiamo raggiungere il numero di aule che perdiamo dismettendo il plesso Ruotolo» spiega Striano, assicurando che la scuola sarà pronta con l’inizio del nuovo anno scolastico. Due le dismissioni in corso che alleggeriranno del 40% l’intera spesa dei fitti passivi. «Chiudere le scuole per risparmiare è una strategia esecrabile in una città che avrebbe bisogno di più strutture. Associare l’istruzione alla spesa mi fa stare male, perché la scuola dovrebbe essere considerata un servizio piuttosto che un costo» lamenta il consigliere Catello Maresca. «La scelta è a prescindere se c’è un’esigenza di risparmio contabile» controbatte l’assessore Baretta. «Non chiuderemo mai una scuola se non siamo in grado di dare un’alternativa. Lo facciamo laddove c’è la possibilità di ottimizzare lo spazio. C’è una logica che ispira quest’operazione, guidata da una valutazione strategica e una scelta che sta nella libertà di capire quali scuole si debbano dismettere e quali no».

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