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Morti bianche, Cgil e Uil in piazza a Napoli: «No subappalti a cascata»

Morti bianche, Cgil e Uil in piazza a Napoli: «No subappalti a cascata»

Il subappalto «a cascata con troppe aziende impegnate in uno stesso cantiere» è un rischio più che concreto in Campania. Sopratutto alla luce del fatto che «ci saranno 22mila progetti finanziati dal Pnrr per circa 14 miliardi, il 60% dei quali saranno destinati a infrastrutture». L’allarme viene lanciato da Cgil e Uil durante il presidio in piazza del Plebiscito, a Napoli (nella foto), in occasione dello sciopero nazionale indetto dalle rispettive categorie degli edili e dei metalmeccanici per la sicurezza sui luoghi di lavoro dopo le ultime tragedie. Non solo quella avvenuta a Firenze, dove 5 operai hanno perso la vita, ma anche quelle accadute nell’ultima settimana a Napoli e provincia, la più grave delle quali ad Afragola, dov’è morto un lavoratore edile di 35 anni. Il segretario generale della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci, mette sotto accusa «contratti di lavoro e norme antinfortunistiche non rispettate, lavoro irregolare ma soprattutto una formula del subappalto a cascata con troppe aziende impegnate in uno stesso cantiere. Non oso immaginare cosa possa succedere in Campania con i lavori del Pnrr se continuerà a rimanere in piedi questo meccanismo perverso». Manifestazioni per fermare la strage sul lavoro ci sono state in tutta la Campania. Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil di Napoli e Campania, rilancia sulla necessità di «istituire una Procura speciale sui morti sul lavoro e riconoscere l’omicidio colposo quando accadono incidenti sul lavoro e si perde la vita. Inoltre, sarebbe lungimirante utilizzare un terzo dell’avanzo dei premi assicurativi dell’Inail per la sicurezza sul lavoro ed aumentare il numero degli ispettori, sono ancora troppo pochi. E poi, non è più accettabile il proliferare di appalti e subappalti che disperdono responsabilità e responsabili».

IL GOVERNO LAVORA SULL’INTERDIZIONE DA 2 A 5 ANNI. Il Governo lavora ad una stretta su lavoro nero e appalti: le nuove misure allo studio sono state illustrate in Consiglio dei ministri dalla ministra del Lavoro Marina Calderone. Sul tavolo c’è l'interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza. La Cisl chiede un «patto di responsabilità per fermare la strage». I sindacati lunedì saranno ricevuti a Palazzo Chigi. «Non dividiamoci, insieme sulla sicurezza», dice la premier Giorgia Meloni, mentre il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dice no al reato di omicidio sul lavoro e no all’istituzione di una Procura speciale.

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