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Europee, de Magistris: «Non mi candido, impegnato su Napoli»

Europee, de Magistris: «Non mi candido, impegnato su Napoli»

«Non mi candido, non ci sono le condizioni, per ragioni varie, per la mia candidatura alle elezioni Europee». Lo ha detto all'Adnkronos l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Sono impegnato su altri temi, per esempio sulla Palestina, sulle questioni ambientali, sul salario minimo e soprattutto su Napoli» ha aggiunto l'ex primo cittadino di Napoli.

TERZO MANDATO. «Credo che quando è il popolo che decide in maniera diretta, sindaci o governatori, non sia giusto limitare, sono certamente per l'alternanza ma è discutibile porre dei divieti per legge. Invece in Parlamento, dove sono pochi segretari di partito che decide chi entra ed esce con il rischio di una casta al potere all'infinito, potrebbe essere giusto un limite per legge». Così de Magistris commenta la bocciatura al Senato all'emendamento della Lega sul terzo mandato. 

VORAGINE AL VOMERO. «L'Italia e anche Napoli risente da decenni di manutenzioni complicate e assenza di risorse, con un paese a rischio crollo quotidiano, andando oltre amministrazioni locali e nazionali, trovo risibile che un'amministrazione che è in carica da due anni e mezzo scarichi su altri e dimentichi che la nostra amministrazione, nonostante abbia governato Napoli in momento economicamente disastroso, ha messo in piedi il piano di manutenzione e riqualificazione più imponente in 40 anni». Lo dice de Magistris riferendosi alla voragine al Vomero.

«Sulle fognature, proprio per carenze di mezzi del Comune, ci siamo affidati ad Abc che dispone di personale tecnico adeguato e di maggiori risorse, si è guardato lontano e a differenza dell'amministrazione Manfredi non abbiamo avuto disporre di risorse come quelle del Patto per Napoli e dei fondi del Pnrr, che per ora a Napoli è andato per consulenze e incarichi», denuncia l'ex sindaco che poi aggiunge: «Prima del Pnrr, Manfredi ha potuto disporre delle risorse del Patto per Napoli che deliberatamente non sono state date alla nostra amministrazione perché eravamo fuori dal “sistema". Quelle somme, che erano dovute a Napoli, sono arrivate appena ho smesso di fare il sindaco, ci dicono dirigenti Comune che se avessi avuto 1/10 di quelle risorse avrei trasformato i sampietrini in diamanti», conclude.

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