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23 Febbraio 2024 - 07:30
NAPOLI. Una notte di fuoco nella strada delle “stese” a Pianura, nel vero senso della parola. Prima cinque colpi di pistola contro un palazzo di via Evangelista Torricelli, poi l’incendio doloso di un motociclo ma nessun ferito. Per gli investigatori della polizia ieri è andato in scena l’ennesimo atto della quasi trentennale faida tra i due clan che si contendono gli affari illeciti del territorio: i Mele, la cui eredità camorristica si ritiene sia stata acquisita dai MarsicanoCalone-Esposito, e i Marfella, cui sono subentrati i Carillo Perfetto. Gli episodi sono avvenuti nei pressi del civico 460, zona in cui abita il ras (attualmente detenuto) Antonio Carillo, per cui la pista più seguita per individuare i responsabili conduce ai suoi nemici storici. Resta un alone di mistero per lo scooter bruciato, di proprietà di un incensurato. Erano le 2 e 30 quando è scattato l’allarme in via Torricelli, zona controllata dal clan Carillo-Perfetto e in cui è fiorente una piazza di spaccio, ma con un avamposto dei Calone-Esposito-Marsicano nel cosidetto “Grattacielo”, al civico 418 della stessa strada. Sul posto sono accorsi i poliziotti del commissariato Pianura con i colleghi della Squadra mobile della questura, che conducono in tandem le indagini. Per gli investigatori potrebbero essere entrati in azione i componenti di un gruppo composto da giovani e giovanissimi interessati a partecipare al business della droga, piuttosto intraprendenti e sospettati di aver compiuto altre “stese”. Personaggi già noti alle forze dell’ordine, ma anche new entry. Che la tregua tra i due nuclei in guerra fosse terminata si è capito il 7 maggio scorso quando, sempre in via Torricelli all’altezza del civico 418, furono esplosi diversi colpi di pistola in aria. Anche in quel caso nessuno rimase ferito, come quasi sempre succede in casi del genere. L’obiettivo delle “stese” e in generale delle sparatorie non mirate a qualcuno in particolare per ucciderlo o fargli male è intimidire il nemico, “marcare” il territorio, mostrando i muscoli. E c’è un solo modo negli ambienti della malavita organizzata: usare le armi da fuoco. Dunque, nel quartiere Pianura stanno continuando a fronteggiarsi i due gruppi di camorra eredi camorristici dei Marfella-Pesce e dei Mele: i Carillo-Perfetto e i Calone-Esposito-Marsicano nonostante quasi tutti i capi siano da mesi dietro le sbarre. Anche il 18 aprile dell’anno scorso andò in scena, in via Domenico Padula, un altro episodio collegato alla guerra di camorra in atto da 30 anni (con varie fasi e qualche tregua anche lunga). Nel mirino dei pistoleri finì la stessa zona in cui anni fa fu stroncata una piazza di spaccio controllata dal clan Calone-Esposito-Marsicano. Nel 2009 proprio per l’attività illecita che si svolgeva da quelle parti fu arrestato un pregiudicato apparentemente senza l’appartenenza a un clan specifico, ucciso poco meno di un anno fa nell’ambito della guerra di Soccavo. Incroci di malavita che gli investigatori impegnati nelle indagini su quella vicenda, stanno cercando di chiarire ancora meglio.
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