Cerca

Voragine al Vomero, indagini sul sottosuolo

Voragine al Vomero, indagini sul sottosuolo

Quattro ore di sopralluogo sulla voragine a via Morghen 63 che mercoledì ha inghiottito due auto, con gli occupanti di una delle due salvi per miracolo, e riversato un fiume di fango e detriti su un edificio della sottostante via Solimena, dove una famiglia di Legnano che alloggiava in un b&b è stata travolta dal fango, con i due costretti a ricorrere alle cure ospedaliere senza necessità, per fortuna, di ricovero: i consulenti nominati dalla Procura di Napoli, accompagnati da Federica D’Amodio, sostituto procuratore della Sesta sezione coordinata dall’aggiunto Simona Di Monte, si sono recati sul luogo del cedimento stradale dove ieri è stato costruito anche un muretto di contenimento in previsione di eventuali piogge. Con loro anche il comandante della Compagnia Carabinieri Vomero, Sergio Vaira, per i primi rilievi che sono stati effettuati anche a via Solimena, dove c’era il bed and breakfast travolto dal fango e l’immobile al civico 9 sgomberato come quello di via Morghen 63. L’ipotesi, almeno per il momento, è quella di disastro colposo contro ignoti. Ci si muoverà presumibilnente su due piste: la verifica dello stato di manutenzione dei sottoservizi e l’accertamento dell’esistenza di allacci privati alla rete pubblica. Solo l’esito dei rilievi consentirà di avere un quadro certo sulla base del quale attribuire eventuali responsabilità.

ABC, SARDU: RETE FOGNARIA INTEGRA. Il tutto mentre Alessandra Sardu, presidente dell’Abc, l’azienda speciale del Comune di Napoli per il ciclo delle acque, a margine della firma dell’intesa con l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale e l’Ente idrico campano per la gestione del servizio idrico integrato nel Porto di Napoli, chiarisce che «la nostra rete fognaria è completamente integra. Tra l’altro a via Morghen a novembre scorso c’era stato un montoraggio che non aveva segnalato anomalie. Per cui è da escludere che ci sia stato un problema riguardante la fogna. Ci possono essere state diverse cause e noi dobbiamo capire cosa sia accaduto per procedere ad altri interventi nella zona». Per questo, dice Sardu, «appena i nostri tecnici potranno scendere all’interno del cantiere avremo un quadro più chiaro. La nostra attività di monitoraggio è continua sia per le condotte idriche che per quelle fognarie». La presidente dell’Abc, poi, ricorda che «abbiamo avuo un finanziamento di 27 milioni di euro per sostituire diversi chilometri di condutture idriche con reti munite di sensori che permettono di capire dove sia la perdita. Per quanto concerne le fogne, qualche settimana fa Abc che ha dato mandato a un player del settore per rifare la mappatura completa delle fogne». I primi interventi sulla rete fognaria saranno quelli a San Rocco e Posillipo mentre per gli altri c’è stata una partecipazione ai bandi del Pnrr e l’Abc attende di sapere se arriveranno dei finanziamenti significativi per interventi rilevanti su altre zone.

LA RABBIA DEI RESIDENTI. Intanto, non si placa la rabbia dei residenti, una settantina tra l’edificio di via Morghen e quelle di via Solimena, che continuano a stazionare nella zona della voragine e cercano, con l’aiuto dei vigili del fuoco, di recuperare oggetti all’interno delle loro case sgomberate. In molti lamentano di essere stati abbandonati dalle istituzioni e una delegazione si è recato alla Municipalità dove c’è stato un incontro con la presidente Clementina Cozzolino per chiedere una collocazione adeguata visto che in molti sono appoggiati a parenti o amici e non potranno sostenere a lungo le spese. L’assessore comunale alla Sicurezza, Antonio De Iesu, chiarisce, però, che «noi possiamo intervenire su singole richieste che riguardino persone fragili o disabili. Per il resto, si parla di una stabile privato e quindi deve essere l’amministratore eventualmente a provvedere al reperimento di sistemazioni e i residenti poi potranno rivalersi su eventuali responsabili di quanto accaduto. Al momento, comunque, non abbiamo ricevuto richieste specifiche». E c’è anche chi, tra gli sgomberati, paventa il rischio-sciacallaggio: di qui la richiesta alle forze dell’ordine di una sorveglianza più serrata.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori