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25 Febbraio 2024 - 09:20
NAPOLI. È stato avviato ieri mattina il cantiere del Comune per il restauro della Galleria Principe di Napoli. Al fine di procedere ai lavori di restauro e messa in sicurezza, per i quali l'Amministrazione Manfredi ha stanziato dieci milioni di euro, hanno operato in maniera congiunta come concordato in Prefettura dall'apposito tavolo presieduto dal prefetto Michele Di Bari addetti di Asia e Napoliservizi, agenti di Polizia municipale, forze di Polizia e Unità di strada per sostenere e collocare i senza fissa dimora presenti nel colonnato della Galleria Principe.
La cantierizzazione infatti ha visto, come primo passo, la chiusura con una pannellatura di tutti i porticati che si aprono sulla facciata della Galleria Principe di fronte al Mann: un intervento in prima battuta per evitare nuove occupazioni. Contestualmente è iniziato il montaggio dei ponteggi per gli interventi che interesseranno tutti i prospetti interni della Galleria, la copertura e la pavimentazione. Saranno interessate anche le parti della facciata di competenza del Comune parzialmente su via Pessina e su piazza Museo Nazionale e totalmente su via Broggia.
Successivamente sarà anche la volta della Sala Gemito. La modalità di intervento, convenuta con la Soprintendenza, prevede una formula innovativa in cui la progettazione esecutiva viene realizzata in progress sulla base dei rilievi via via effettuati. «Parte un progetto strategico per la città e per questa area che rappresenta una cerniera tra la zona dei musei ed il centro storico. Come amministrazione abbiamo stanziato un considerevole investimento dopo anni di incuria e abbandono che hanno prodotto situazioni molto delicate. Una risposta che tutta la città attendeva» ha detto il sindaco Gaetano Manfredi che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo al cantiere.
«Oggi avviamo il cantiere per la messa in sicurezza ed il restauro della Galleria, un cantiere molto importante per chi vive in quest'area e per la città nel suo insieme» ha proseguito il vicesindaco Laura Lieto. Le attività svolte ieri mattina sono il frutto di un lavoro che «le unità di strada da diverse settimane» hanno portato avanti interagendo «con 20 persone che alloggiavano sotto i porticati cercando di convincerli a trovare una collocazione sostitutiva nei nostri dormitori pubblici. Tra queste, solo 6 hanno accettato di essere ricollocate e di essere seguite dai servizi sociali già nei giorni precedenti allo sgombero. Ieri mattina però erano presenti 14 senza dimora, per lo più immigrati, che già sapevano di dover lasciare i porticati. Le azioni che abbiamo messo in campo in oltre due anni ci danno la possibilità di essere al fianco di queste persone fragili attraverso molteplici iniziative ma soprattutto attraverso l'accoglienza, l'ascolto e la cura» ha specificato l'assessore al Welfare, Luca Trapanese.
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