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25 Febbraio 2024 - 09:39
Colpo grosso della polizia al rione Pazzigno, scovati quasi 150 chili di stupefacenti
NAPOLI. Colpo grosso della polizia nella periferia est di Napoli, che grazie a un’operazione-lampo mette a segno un maxi-sequestro di denaro e droga ancora da tagliare. Scovate anche quattro pistole pronte a far fuoco. In manette è inoltre finito il custode dell’“appoggio”, il 40enne Angelo Riccardi, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, in passato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sul clan Mazzarella e in tempi più recenti considerato vicino ai Formicola del Parco Vitale. Per conto di chi adesso detenesse il carico resta però al momento un grande punto di domanda.
La retata è scattata venerdì pomeriggio, quando i poliziotti della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile e della squadra giudiziaria del commissariato San Giovanni-Barra, a seguito di una mirata attività info-investigativa, hanno effettuato un controllo nell’abitazione del sospettato in via Murelle, nella zona industriale di San Giovanni a Teduccio, nel cuore del rione Pazzigno, dove hanno rinvenuto, accuratamente nascosti in una busta, 51.350 euro. Inoltre, essendovi fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, gli agenti hanno esteso l’attività di controllo in un locale in uso a Riccardi dove hanno rinvenuto, ben occultati in diversi borsoni, 105,6 chili di hashish, 39,5 chili di marijuana del valore, sul mercato al dettaglio, superiore a un milione e mezzo di euro e quattro pistole, risultate provento di furto.
Per questi motivi, il 40enne Angelo Riccardi, gia sottoposto alla misura alternativa della semilibertà, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi e ricettazione. Le indagini sul caso sono però tutt’altro che chiuse. L’arrestato non ha infatti fornito indicazioni degne di nota sulla provenienza di soldi, droga e armi, ma la polizia vuole vederci chiaro e per questo motivo sta indagando a tutto campo. In passato Riccardi era stato accostato al temibile clan Mazzarella e in tempi più recenti agli ambienti del gruppo Formicola, attualmente di base nel complesso di edilizia popolare conosciuto in zona come Parco Vitale. Sia i Mazzarella che i Formicola sono gruppi molto attivi proprio nello smercio di stupefacenti, sia all’ingrosso che al dettaglio, motivo per il quale investigatori e inquirenti non escludono al momento un loro coinvolgimento nella vicenda.
Tra l’altro appena pochi giorni fa il nome dei Formicola era di nuovo balzato alla ribalta della cronaca locale. Martedì notte gli agenti della Squadra mobile avevano controllato in via Luigi Volpicella due soggetti a bordo di un’auto di lusso all’interno della quale, ben nascosta tra i sedili posteriori, hanno rinvenuto una pistola semiautomatica con matricola abrasa e due cartucce calibro 7,65. Per questi motivi, Bernardino Formicola e Sonny De Vita, di 26 e 29 anni, con precedenti di polizia, sono stati tratti in arresto per porto abusivo di armi e ricettazione. Il primo è il figlio del ras Antonio, detto “Aglitiell”, detenuto per omicidio.
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