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25 Febbraio 2024 - 13:16
"Il viaggio di questo treno è un bellissimo progetto che sta unendo l'Italia nel nome del ricordo. Il ministero della Cultura ha collaborato a un'iniziativa che ci rende molto orgogliosi e di cui ringraziamo la Struttura di missione Anniversari nazionali guidata dal ministro Andrea Abodi, le Ferrovie dello Stato, la Fondazione FS e tutte le realtà istituzionali che hanno permesso la realizzazione, che restituisce finalmente la dovuta visibilità alla tragedia delle foibe che, per decenni, è stata una pagina di storia strappata, un buco nero nella memoria, circondato da ambiguità e omissioni, che solo negli ultimi tempi è stato faticosamente colmato. Anche la manifestazione di oggi a Napoli testimonia come finalmente venga restituita la giusta dignità e memoria alla tragedia e all'esodo giuliano-dalmata". Lo ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, oggi alla Stazione Centrale di Napoli nella penultima tappa del Treno del Ricordo, partito lo scorso 10 febbraio da Trieste in occasione del ventennale dell'istituzione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe.
Il ministro Sangiuliano è a Napoli, dopo aver partecipato insieme al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla partenza del Treno a Trieste. "La cultura- ha continuato Sangiuliano- come questo treno dimostra, però può fare molto per dare ricordo e giustizia. Il 10 febbraio abbiamo deciso di dare un messaggio di unità nazionale, illuminando con il tricolore tre luoghi simbolo: la pinacoteca di Brera a Milano, il Colosseo a Roma e Capodimonte qui a Napoli. Non una scelta casuale. A Napoli ci fu un'esperienza di accoglienza diversa da quelle pagine vergognose che ci umiliano. Mentre a Bologna, ad esempio, contestatori ideologizzati del partito comunista impedirono, addirittura versando sulle rotaie il latte destinato ai bambini, agli esuli di rifocillarsi, a Napoli, proprio nei giardini del Parco di Capodimonte, i nostri fratelli provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia furono accolti con umanità".
"Accogliamo quindi oggi di nuovo a Napoli un treno che porta con sé la memoria delle sofferenze e delle umiliazioni patite dagli italiani giuliano-dalmati a causa della violenza comunista titina. Napoli seppe accogliere e oggi, come ieri, sa ricordare i nostri fratelli d'Istria, Fiume e Dalmazia. Italiani due volte: una per Nascita e una per scelta. A cui dobbiamo la nostra gratitudine e il nostro, condiviso, ricordo. La riconciliazione- ha continuato Sangiuliano- avrà presto un luogo a Roma che racconterà questa tragedia nazionale, fatta di storie, personaggi, vicende collettive e individuali.
Il Disegno di Legge per l'istituzione di un grande Museo Nazionale del Ricordo, vicino piazza del Popolo, che vede come primo firmatario il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, infatti è già stato approvato e contiamo di aprirlo al pubblico in pochi anni. È un atto di giustizia troppo a lungo atteso". Il progetto del Treno del Ricordo nasce da una risoluzione della commissione Cultura della Camera dei deputati votata all'unanimità ed è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il ministero della Cultura, il ministero dell'Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio Luce e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata. Il Treno del Ricordo è un treno storico, messo a disposizione da Fondazione FS Italiane e appositamente allestito con una mostra multimediale e l'esposizione degli oggetti originali degli esuli. Il Treno del Ricordo concluderà il suo viaggio il 27 febbraio nella stazione di Taranto.
"Io mi commuovo sempre nel rievocare questa vicenda storica che ho conosciuto fin da giovane e che ha costituito una memoria strappata della nostra storia nazionale. C'è stato un oblio ingiustificato e incomprensibile" ha detto Sangiuliano. "Ora a fatica, a cominciare dalle azioni dei presidenti Cossiga, Ciampi, Napolitano e le parole che giudico definitive del presidente Mattarella - ha aggiunto il ministro - questo buco nero della storia, questa foiba della memoria, è stata colmata e noi ridiamo dignità a questi fratelli italiani che furono o assassinati o costretti a lascare le loro case". "Nel caso specifico - ha concluso Sangiuliano - a Napoli va ricordato che, mentre in altre città d'Italia ci fu un atteggiamento ostile, vergognosa la pagina di Bologna quando fu gettato sui binari il latte che era destinato ai bambini, i napoletani seppero accogliere bene gli esuli e far di loro dei cittadini".
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