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Vomero, allarme per nuova ondata di fango in via Solimena

Vomero, allarme per nuova ondata di fango in via Solimena

NAPOLI. Non c’è pace per via Morghen e via Solimena. Nella serata di giovedì un nuovo allagamento ha interessato l’area del Vomero già in enorme difficoltà a causa del danneggiamento al sistema idrico e fognario del 21 febbraio scorso. L’infiltrazione idrica, dovuto a quanto si apprende alla rottura di una conduttura, ha costretto i tecnici dell’Abc a chiudere i rifornimenti d’acqua in diversi condomini, da via Bonito a via Morghen ma anche via San Martino e via Solimena. Oltre alla società Acqua Bene Comune sul posto per mettere in sicurezza le zone a rischio anche i carabinieri, i vigili del fuoco, i vigili urbani e la Protezione Civile. I testimoni parlano di una grossa portata d’acqua scura che ha invaso i locali già da quasi due settimane inagibili aumentando il carico di difficoltà. Probabilmente il punto di rottura è avvenuto in via Bonito, parallela di via Morghen. Intanto le 20 famiglie sgomberate dal civico 63 di via Morghen e i proprietari di via Solimena 9, in pratica appartenente alla stessa struttura di proprietà privata semidistrutto dall’acqua, temono che l’esborso economico sostenuto per permettere agli operai di eliminare il pericolo e rientrare – un giorno non tanto vicino – nelle loro abitazioni sia insufficiente. «Abbiamo reperito 50mila di fondi, attinti dai nostri conti personali, per permettere lo svolgimento dei lavori e anche per assumere una vigilanza privata contro gli sciacalli che subito dopo i primi allagamenti avevano tentato di violare i nostri appartamenti. Ma probabilmente dopo l’allagamento di giovedì sera non basterà neppure - afferma Thessy Sembiante, tra le abitanti di via Morghen 63 costrette a chiedere ospitalità ai parenti – Le autorità ci hanno detto di liberare gli ambienti dal fango e tutto questo lo stiamo facendo sborsando migliaia di euro per nucleo familiare coinvolto». Sembiante lancia poi un’accusa: «Il Comune non ci è stato affatto vicino, non ci ha dato nemmeno una bottiglietta d’acqua mentre il sindaco e gli assessori competenti non li abbiamo mai visti al Vomero dopo l’apertura della voragine». In attesa di capire l’evoluzione e degli interventi Raffele Visco, altro proprietario del luogo rievoca quando è successo due sere fa. «La quantità d’acqua che ha allagato gli edifici era davvero impressionante. I danni di questi due allagamenti ci dicono una cosa: è tutto il Vomero ad essere fortemente a rischio frana». Che la preoccupazione sia latente lo dimostra il sit-in organizzato per domani in piazza Vanvitelli alle ore 11 dal titolo inequivocabile: “Voragini al Vomero, siamo in pericolo’’. Dalla Rete Sociale NoBox-Diritto alla Città arriva un’invettiva: «A via Morghen e via Solimena lo Stato è assente’’ visto che “i residenti hanno inscenato una protesta in strada, ma le loro grida cadevano nel vuoto: non c’era nessuno ad ascoltarli ed a rappresentare le loro esigenze». Poi ecco alcune proposte:«Destinazione di fondi Pnrr al monitoraggio di sottosuolo, condotte, fogne. Insediamento di un tavolo permanente con Abc, geologi, ingegneri ed altre competenze per addivenire ad una mappatura e conseguente intervento riparatore e/o preventivo di possibili dissesti». Dai consiglieri comunali di Forza Italia, Iris Savastano e Salvatore Guangi e da quelli della Quinta Municipalità Antonio Culiers e Francesco Flores arriva la proposta di creare «un fondo per sostenere economicamente sia i residenti che le attività commerciali site in via Morghen. Con la chiusura della strada, diverse sono le attività commerciali che non possono lavorare, così come le famiglie residenti che sono in difficoltà e che addirittura si sono in modo autonomo dovute organizzare sia per dormire che per rimuovere il fango dalle proprie abitazioni»’. Il capogruppo Pd in Aula Gennaro Acampora e della sua collega dem Maria Grazia Vitelli annunciano, dopo un incontro con i diretti interessati, «l'esenzione dal pagamento della Tari per il periodo di permanenza al di fuori della loro abitazione, spiegando tutte le modalità per usufruirne. Sappiamo che si tratta di un piccolissimo aiuto, ma è l'unico che possiamo garantire con immediatezza, per quelle che sono le competenze del Comune».

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