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03 Marzo 2024 - 08:00
NAPOLI. Le decine di mattoni ammassati sul pericolante pavimento sembrano quelli di solito in uso agli operai di una fabbrica in piena attività, non quelli di un’opera rimasta incompiuta. I piani inferiori, accessibili da scale sdrucciolevoli senza corrimani, sono più simili a dei pozzi di cui non si vede il fondo. Le mura, ammuffite dall’incuria e dall’acqua piovana penetrata, sono almeno in parte abbellite dai murales realizzati da writers intrufolatisi da uno dei varchi incustoditi da cui si può accedere o dal marciapiede o da strade sterrate e piene di rifiuti. In corrispondenza di un vecchio materasso, forse usato da qualche senza fissa dimora per trovare un riparo sicuro, ci sono anche delle altre scritte realizzare con delle bombolette spray. Si presenta così il vecchio rudere del mai terminato Poliambulatorio di via Grottole, nel quartiere Pianura, che l’Asl Napoli 1 Centro sarebbe stata chiamata a gestire. L’opera fu inserita in un vecchissimo progetto comunale da 100 miliardi di vecchie lire – oggi circa 50 milioni – che prevedeva tra le altre cose la costruzione dell’attuale sede municipale di via Parroco Simeoli e la riqualificazione di diverse strade. Ma, al contrario degli uffici pianuresi della nona Municipalità, il poliambulatorio non è mai entrato in funzione: a circa il 70 per cento dei lavori effettuati, infatti, un contenzioso tra ditta esecutrice e Comune di Napoli ha bloccato il resto del cantiere quasi una ventina di anni fa. Da allora nulla si è più mosso. E quella che doveva essere una comodità per i cittadini del territorio, che avrebbero potuto usufruire di un’area di primo intervento nonché di altri servizi sanitari Asl, si è trasformata nell’ennesimo caso di spreco di danaro pubblico che ha prodotto un’altra opera incompiuta per la quale allo stato non sembrano esserci prospettive di un recupero e destinazione per altri usi. Ancora oggi, alcuni dei pilastri sono avvolti dalla carta di una società che ha eseguito almeno una parte dei lavori: sembra quasi una beffa. A dominare la palazzina, piena anche di tubature e metalli penzolanti, una gigantesca gru di colore verde che obiettivamente mette ansia guardandola dal basso. «Sarebbe stato un vantaggio per gli abitanti di tutta Pianura e dintorni avere un Poliambulatorio – afferma un residente proprio di via Grottole – invece ogni giorno conviviamo con la preoccupazione che la gru possa cadere prima o poi. Nessuno è mai intervenuto né si intravedono all’orizzonte soluzioni per un recupero di questa struttura della quale al momento resta soltanto uno scheletro».
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