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04 Marzo 2024 - 09:32
NAPOLI. Nei pressi di via Duomo nel cuore del centro storico di Napoli nasce il primo vicolo dedicato alle donne. Merito della giovane street artist Trisha Palma che con i suoi murales realistici che omaggiano le donne che hanno fatto la storia e rivoluzionato il mondo con l’arte, la scienza e il potere delle loro parole, ha dato nuova linfa a Vicoletto Donna Regina . «Un vicoletto che era sporco e da tempo abbandonato a se stessospiega Trisha - che ha ritrovato luce grazie all’iniziativa dei proprietari del bookbar accanto, l’AeM bookstore, che hanno chiamato Davide D’Errico, co-fondatore dell’associazione “Il Vicolo della Cultura” , con cui nella Sanità abbiamo già rigenerato dei beni confiscati alla camorra attraverso murales, biblioteche all’aperto e corsi gratuiti aperti a tutti». E ovviamente Davide ha pensato a Trisha per questo nuovo vicolo della cultura, giovane donna che con il suo ingegno colora il grigiore e la tristezza dei luoghi abbandonati di Napoli e che trasmette la passione per la vita e l’arte insegnando con dedizione scenografia ai ragazzi della sanità. L’agire insieme che contribuisce a cambiare il mondo attraverso l’arte e la cultura. «Scegliendo e lavorando insieme abbiamo ricreato un vicolo della cultura che per la prima volta omaggia non solo le donne di cultura-continua la giovane artistama tutte le donne perché quelle donne dei miei murales prima di essere grandi artiste, scienziate o giornaliste erano in primis persone comuni che hanno lottato contro la discriminazione riservata al loro genere per affermarsi in un determinato ambito, con la loro forza hanno fatto valere i propri sogni e le proprie idee in una società ottusa che diceva “voi non potete!”. E non è stato facile scegliere la rappresentante di ogni categoria perché ci sono tante donne coraggiose della storia di cui ancora il mondo tace». Ed ecco la potenza dell’arte e delle parole di una giovane donna che invitano a non dar per scontato i diritti già acquisiti ,conquistati attraverso la lotta delle donne dei suoi murales che ci ricordano che se non li curi e li difendi ogni giorno tali diritti una mattina ti svegli e non li trovi più. Trisha ha dipinto volti simbolo di indipendenza e libertà che esortano a lottare ogni tipo di ingiustizia e discriminazione. Dal mondo dell’arte prendono vita Frida Kahlo, la surrealista creatasi con le proprie mani e Artemisia Gentileschi, femminista ante litteram. Dalla scienza Rita Levi Montalcini, la sola italiana ad aver vinto un premio Nobel scientifico. Dal mondo del giornalismo e della scrittura Matilde Serao, la fondatrice del Mattino. «Ho insistito su Matilde Serao-dice Trishaperché ha scritto del vero cuore di Napoli» e la compianta Michela Murgia che con la sua opera “Stai Zitta” ci ricorda che parlare è la cosa ancora più sovversiva e quindi l’arma più potente contro i soprusi. «Alla fine metterò delle frasi pronunciate da ognuna di loro-continua Trisha-per esprimere ancora di più la forza che hanno incarnato». Il primo vicolo delle donne verrà inaugurano non a caso l’8 marzo ,nel giorno della festa delle donne in un vicoletto che non a caso si chiama Donna Regina e che è stato riportato alla luce grazie al talento di una donna.
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