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08 Marzo 2024 - 07:30
NAPOLI. Una vera e propria bomba che deflagra alla vigilia di Napoli-Torino al Maradona. Aurelio De Laurentiis, con un colpo di cinema, comunica urbi et orbi che dal 2027 lo stadio del suo Napoli non sarà più il Maradona. Intervenendo ai microfoni di Tg Regione, il numero uno azzurro “molla” il vecchio San Paolo e costruirà una struttura tutta sua. Dove? Poco più in la. A neanche un chilometro. Precisamente a Bagnoli. E sarà la che si disputeranno gli Europei del 2032. Anche perché secondo il presidente la squadra azzurra dovrebbe giocare per tre anni altrove per riqualificare lo stadio. «Avrei tanti voluto riqualificare il Maradona - ha ammesso Adl - e lo studio Zavanella che da un mese sta studiando il progetto ha fatto un sopralluogo insieme a me allo stadio e mi ha spiegato che l’unico modo per fare un restyling è di costruire all’interno dello stadio un altro stadio. La distanza degli spalti dal campo di gioco permette una visuali ridottissima, per cui un 30-40% di tifosi può vedere bene la partita. La Curva A e la Curva B vedono quasi nulla perché stanno distantissime. Bisogna allora avvicinare tutti, il che significa ricostruire uno stadio nello stadio. Per fare questo almeno 3 anni bisogna giocare fuori dal Maradona, per cui è impossibile».
Quindi addio Maradona...
«Sì. Mi sono messo l’anima in pace e ho detto a Zavanella di disegnare un nuovo stadio modernissimo. E quindi ci siamo incontrati con chi governa tutta la pratica di Bagnoli. Ringrazio anche Afragola dove mi hanno messo a disposizione una quantità gigantesca di ettari, però a me di dover portare uno stadio di Napoli fuori da territorio di Napoli mi sembra assurdo. Prego anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi di coadiuvare questa mia idea di voler portare uno stadio modernissimo nell’area di Bagnoli unendo anche un centro commerciale così come la legge permette e di unire anche un centro che da Castel Volturno sposteremmo lì con 12 campi mettendoli anche a disposizione del sociale per le persone meno ambienti».
Quali sono i tempi?
«La bonifica è già iniziata lo scorso ottobre, ci vogliono ancora 18 mesi, per il mio progetto ci vorranno circa 12 mesi. Quindi il primo mattone potremo metterlo proprio tra 18 mesi, poi in 12 mesi confidiamo di riuscire a costruire tutto quanto, per avere uno stadio tra 30 mesi per partecipare agli Europei nel 2032. È chiaro che sono tutti quanti d’accordo, perché Bagnoli ha bisogno finalmente di trovare una sua realtà. Il terreno di Bagnoli è ampio e non arriverà solo il Napoli, ci sarà un rilancio di tutta la città».
Bisognerà fare i conti con la burocrazia...
«Qui di mezzo c’è lo Stato, non soltanto la città. Mercoledì abbiamo fatto una prima riunione con i rappresentanti dello Stato e c'è grande interesse. Io non ho bisogno di investimenti altrui, saranno tutti miei ma voglio accelerare e “sburocratizzare”. Quando inizio a sentire delle sovrintendenze... Mi passa la voglia. Purtroppo chi ha le iniziative imprenditoriali viene annichilito da gente che coltiva il dolce far niente».
Quando sarà pronto il nuovo stadio?
«Direi che nel 2027 potremmo fare una prima partita amichevole per iniziare il ritiro di quell’estate. Magari il 15 luglio 2027, facendo una festa pirotecnica straordinaria, anche via mare, per andare allo stadio in 60 mila. Sarà un’inaugurazione degna di Hollywood».
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