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08 Marzo 2024 - 07:45
NAPOLI. «Ci sono delle cose che portano il conto, la rete fognaria di Napoli avrebbe meritato delle cure che sono arrivate solo parzialmente, ma non ci spaventiamo e non vogliamo che si generi psicosi tra i cittadini. C'è un grosso lavoro da fare per la manutenzione e l'attività predittiva» ha detto il direttore generale di Abc Napoli (società in house del Comune che gestisce il servizio idrico cittadino), Sergio De Marco, sui ripetuti episodi di voragini che si stanno verificando nelle ultime settimane. Sui lavori in corso alla voragine di via Morghen, al Vomero, De Marco conferma le stime: «I lavori sono iniziati il 4 marzo e saranno portati a termine entro 20 giorni dall'avvio, salvo che vi siano altre giornate di pioggia che potrebbero incidere sui lavori. Nel caso, dovremo rimettere un telo o le pompe, non possiamo consentire che l'acqua piovana vada a finire nello scavo». Intanto non accennano a placarsi le polemiche di residenti e commercianti e certo non si attenuano i disagi che la voragine di Via Morghen, apertasi il 21 febbraio scorso, continua a creare al Vomero. Strade chiuse, palazzi sfollati e circolazione in tilt sono solo alcuni dei problemi che affliggono la zona collinare di Napoli. Domenica gli sfollati hanno manifestato per chiedere aiuto all'amministrazione comunale per il periodo in cui dovranno vivere fuori casa. Intanto, le perizie in corso stanno facendo luce sulle possibili cause del crollo. Dalle prime immagini, la rottura della rete fognaria sembrava la causa principale. Una voragine ha inghiottito due auto, di cui una con due persone a bordo, mentre un fiume di fango ha danneggiato un bed and breakfast in via Solimena. Tuttavia, un documento dell'Abc, l'azienda idrica del Comune di Napoli, potrebbe introdurre nuovi elementi. In una relazione due ingegneri di Abc, che hanno effettuato dei controlli sulla rete idrica in via Bonito, all’intersecazione con via Morghen dicono di non aver trovato anomalie o danni alle tubazioni, ma hanno riscontrato uno sversamento anomalo. Secondo la relazione, «scarichi privati in sede pubblica al servizio del condominio di via Bonito 5» risultano lesionati. Le «immissioni private fecali in sede pubblica» avrebbero causato il versamento delle acque di scarico del condominio sul manto stradale. Le infiltrazioni nella parete di tufo che delimita via Bonito con via Solimena sarebbero quindi dovute a questo. Oltre agli scarichi fecali, anche le «immissioni di acque pluviali sono prive del pozzetto di ispezione e risultano lesionate e occluse».
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