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09 Marzo 2024 - 09:00
NAPOLI. Accoltellò il fidanzato in un eccesso di gelosia, ferendolo gravemente all’addome in un locale di Napoli perché avrebbe guardato un’altra donna. Ma poi lei stessa lo soccorse per prima e così in appello ha ottenuto un sostanzioso sconto. Paola Senzio, 30enne incensurata, è ancora detenuta a Pozzuoli ma potrebbe lasciare il carcere prossimamente proprio grazie alla riforma della sentenza: da cinque anni e otto mesi a tre anni e otto mesi. Infatti i suoi avvocati, Giuseppe Gallo e Massimo Trigari, presenteranno a breve un’istanza di sostituzione della pena.
Ieri i giudice della Corte di appello, quarta sezione, hanno rideterminato la condanna alla donna in tre anni e otto mesi di reclusione sul presupposto che la vittima si è salvata anche grazie all’intervento dell’ imputata, che nell’immediatezza soccorse il fidanzato evidentemente pentita e spaventata per ciò che aveva fatto. Parte della riuscita strategia difensiva ha puntato proprio sul soccorso immediato al fidanzato, colpito all’addome un coltello dalla lunga lama. Inizialmente il giovane, residente ad Aversa, aveva raccontato di essere stato accoltellato da un extracomunitario che aveva guardato la fidanzata, ma invece è poi emerso che era stata proprio la ragazza ad aggredirlo per gelosia.
La donna fu denunciata, rinviata a giudizio per tentato omicidio e condannata a cinque anni e otto mesi di carcere con rito abbreviato. La lite di coppia avvenne a marzo 2022 in un locale alla moda di Chiaia a Napoli e poco dopo arrivò in ospedale, dove fu operato d’urgenza appena le sue condizioni lo permisero, fu interrogato e riferì che era stato aggredito mentre era in strada a Pozzuoli da due extracomunitari con cui aveva discusso perché avevano guardato la fidanzata. Ma il racconto non convinse gli investigatori, i quali scavarono a fondo fino a ricostruire la verità. Alla fine il giovane ricostruì con precisione l’accaduto.
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