Tutte le novità
09 Marzo 2024 - 18:09
NAPOLI. «Credo che in generale tutte le attività, anche nelle aree a rischio, in qualche modo si possano svolgere. L’importante è che nella fase di progettazione si prevedano, oltre a tutti i criteri antisismici, misure che non portino a un incremento del rischio ma, al contrario, a una sua mitigazione». A dirlo è il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito (nella foto), che interviene così sulla proposta del nuovo stadio del Calcio Napoli a Bagnoli lanciata dal presidente Aurelio De Laurentiis.
Direttore, quali sono le misure alle quali lei fa riferimento?
«Faccio un esempio: alle Hawaii, dove c’è il rischio tsunami, nell’area che potremmo definire “rossa” ci sono alberghi e altre strutture ricettive dove i pianoterra sono diventati sostanzialmente “aperti” dotati di grandi porte in maniera tale che, in caso di allarme, chi vi risiede salga al piano superiore e l’acqua possa defluire sotto. Questo per dire che occorre prevedere, nel caso della costruzione di un impianto a Bagnoli, anche tutte le vie di accesso e allontanamento in caso sia necessario per eventi naturali o artificiali pericolosi».
Per cui lei, da vulcanologo ed esperto, non sarebbe pregiudizialmente contrario all’idea di uno stadio a Bagnoli?
«No, sarei più preoccupato in caso di costruzione, per esempio, di un complesso residenziale con il conseguente aumento di abitanti nella zona. A differenza, invece, delle strutture ricreative dove l’afflusso delle persone nella zona è limitato a un ristretto arco di tempo. Questo è quello che mi sento di dire, diciamo così, “a freddo”».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo