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Assedio al clan Abbinante, scovate le armi della faida

Assedio al clan Abbinante, scovate le armi della faida

Blitz nell’Oasi del Buon Pastore, trovati 167 panetti di hashish e 50 cartucce

NAPOLI. Un mitragliatore, alcune pistole e oltre 17 chili di droga ancora da tagliare. È questo il bilancio dei sequestri eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Napoli a Scampia. Dopo i recenti controlli nell'area a nord del capoluogo partenopeo, a colpire il segno sono i militari del nucleo operativo della compagnia Stella. Il blitz è scattato nell'Oasi del Buon Pastore, nome evocativo di un rione popolare che costeggia via Ghisleri e considerato ormai da anni come uno dei fortini del clan Abbinante.

Un luogo dove i carabinieri hanno eseguito perquisizioni in diversi appartamenti. Il bottino in un’area comune nel lotto R: 165 panetti di hashish per oltre 17 chili di hashish e quattro pistole clandestine perfettamente funzionanti. Tutte con matricola abrasa e proiettili nel serbatoio. E ancora un mitragliatore calibro 223 dell’elvetica Sig Sauer e oltre 50 cartucce di vario calibro. Le armi, saranno sottoposte ad accertamenti dattiloscopici e balistici per verificare se siano state utilizzate in recenti fatti di sangue o raid a scopo intimidatorio. Il blitz scatta tra l’altro a pochi giorni di distanza dall’agguato teso a Giancarlo Possente e Pasquale Parziale: il primo è considerato uno dei capipiazza del clan Abbinante, un gruppo decimato dagli arresti degli ultimi anni, ma ancora molto attivo nel quartiere, soprattutto sul fronte delle estorsioni ai danni dei commercianti e dello spaccio di droga.

Intanto ieri mattina è stato convalidato il sequestro operati dai carabinieri l’1 marzo: più di 130.000 euro e beni di lusso caduti in sequestro nel corso di una maxi-operazione alla quale hanno preso parte oltre 200 operatori. I beni e i soldi recuperati, secondo gli inquirenti, sarebbero riconducibili al clan Mazzarella e ai riva dell’Alleanza di Secondigliano. L’attività aveva consentito di identificare diverse persone, alcune delle quali denunciate a vario titolo. Nel corso del servizio sono stati sequestrati oltre 35.000 articoli con marchio “Ce” contraffatto, un orologio di un noto marchio, diverse quantità di sostanze stupefacenti, hashish e marijuana, ma anche molti contanti. Inoltre, alcune persone sono state sanzionate per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale ed altre per violazione delle norme del Codice della strada.

Agenti, militari e finanzieri hanno anche compiuto controlli di polizia amministrativa ad attività commerciali e pubblici esercizi. Tornando invece all’agguato consumatosi a fine febbraio al rione Monterosa, le forze dell’ordine stanno lavorando incessantemente per cercare di risalire ai responsabili del ferimento di Possente e Parziale. Gli inquirenti embrano avere pochi dubbi sul fatto che il raid sia maturato nell’ambito dello spaccio di droga. Possente, come rivelato anche dal pentito Luigi Rignante, è infatti uno dei responsabili della piazza del Monterosa e questo spinge gli inquirenti a ipotizzare che il ras possa essere entrato in contrasto con qualche emergente malavitoso della zona. Un affiliato pronto a scalzarlo e assumere il controllo della piazza di spaccio.

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