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14 Marzo 2024 - 15:57
Il Centro di Pastorale carceraria della Diocesi di Napoli, insieme con l'associazione Liberi di Volare onlus e con l'associazione Sbarre di Zucchero, ha organizzato per sabato 16 marzo, a partire dalle 10:30, un presidio con partenza da piazza Cenni e arrivo all'ingresso della casa circondariale di Napoli Poggioreale Giuseppe Salvia, per dire «basta ai suicidi in carcere». Un fenomeno, si legge in una nota che annuncia l'appuntamento, «che non riguarda solamente i detenuti, bensì anche gli agenti penitenziari, a dimostrazione di una vita carceraria colma di frustrazione per i ristretti e per chiunque operi all'interno degli istituti penitenziari».
Prenderanno parte all'iniziativa: padre Alex Zanotelli; Livio Ferrari del movimento No Prison; don Franco Esposito, direttore della Pastorale Carceraria; Samuele Ciambriello, garante dei detenuti per la Regione Campania; Monica Bizaj, presidente dell'associazione Sbarre di Zucchero; Valentina Ilardi, dell'associazione Liberi di Volare onlus.
«Una manifestazione - ha dichiarato don Franco Esposito - che vuole scuotere le coscienze perché il problema carcere, con la sua violenza e le sue morti, è un problema di tutti. Per i tanti "forse uccisi dalla disperazione, dalla paura o dalla violenza di qualcuno", ma sicuramente lasciati morire dalla violenza di una istituzione "di potere", che troppo spesso pensando alla pena da fare espiare dimentica l'umano da salvare». "Non c'è più tempo" è il messaggio che si vuole lanciare con l'iniziativa. Tanti, troppi, considerano i promotori, continuano ad essere i suicidi dietro le sbarre; un bisogno urgente di misure concrete ed immediatamente attuabili per ovviare al sovraffollamento, per trovare adeguate soluzioni per i detenuti affetti da disagio psichiatrico e/o tossicodipendenza, anche per "semplificare" il lavoro di tutti gli operatori penitenziari, vittime anche loro dell'assenza totale dello Stato, per riportare l'art. 27 della Costituzione al centro della detenzione in carcere. Una manifestazione per vincere il silenzio della politica ed andare oltre le mura dell'indifferenza.
«Sul tema della giustizia mediatica, sulle intercettazioni, sulle sue barbarie, sulla custodia cautelare, sui suicidi in carcere, sul sovraffollamento, sull'aumento dei giorni di liberazione anticipata e gli errori giudiziari è calato da tempo un silenzio». Così Ciambriello che ha aggiunto: «Eppure, c'è un numero sproporzionato di persone private della loro libertà contro le regole del diritto. Quasi la metà delle custodie preventive sono indebite ed illegittime. Migliaia di persone devono scontare meno di due anni di carcere e non hanno misure alternative e i tempi della giustizia si allungano».
Sabato pomeriggio, a partire dalle 16:30, l'associazione Liberi di volare onlus nella sua sede (via Buonomo, 39) ospiterà un convegno organizzato dalla rete nazionale Sbarre di Zucchero, sulle drammatiche condizioni delle carceri. Alla tavola rotonda, moderata da Andrea Aversa, giornalista de L'Unità, interverranno don Franco Esposito, Samuele Ciambriello, Ciro Corona, fondatore di (R)esistenza anticamorra, don Tonino Palmese, garante dei detenuti di Napoli, Stefano Vecchio, presidente del Forum Droghe. Previste le testimonianze degli ospiti della casa di accoglienza della Pastorale carceraria. Entrambi gli eventi aperti a tutti.
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