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Vesuvio, 80 anni fa l'ultima eruzione

Vesuvio, 80 anni fa l'ultima eruzione

«Tanto tuonò che piovve». Il Vesuvio 80 anni fa. Prima il borbottio della lava, poi il rombo cupo delle fontane di lava che raggiunsero un’altezza di due chilometri e infine il gran botto con una grossa colonna di fumo e vapore alta cinque chilometri. Ceneri, pomici e blocchi incandescenti coprirono il cielo di Napoli e dintorni. Dopo la tremò terra e poi, finalmente, la quiete. Queste furono le fasi dell’ultima eruzione del Vesuvio iniziata alle 16.30 del 18 marzo del 1944. 

Nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale il vulcano partenopeo ebbe l’ardire per ben undici giorni di risvegliarsi dopo quasi quaranta anni di stasi (la precedente forte eruzione risaliva all’aprile 1906) e scuotere la terra e i cieli. Lave a San Sebastiano e Massa di Somma. Caduta di prodotti piroclastici a Terzigno, Pompei, Scafati, Angri, Nocera, Poggiomarino e Cava. Le ceneri eruttate durante le fasi esplosive giunsero fino a Bari.

A 80 anni dall’ultima eruzione del Vesuvio, l’Osservatorio Vesuviano (INGV) diretto da Antonio Mauro Di Vito da domenica 17 marzo a martedì 19 marzo, spalanca le porte con l’evento “Conoscere e vivere il Vesuvio, a 80 anni dall’ultima eruzione”. Tre giorni di visite guidate per famiglie e alunni delle scuole per approfondire la conoscenza del nostro vulcano, per comprenderne i fenomeni e per apprendere le misure di protezione civile necessarie per affrontare eventuali rischi.

L’evento “Conoscere e vivere il Vesuvio, a 80 anni dall’ultima eruzione” organizzato dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV), dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC), dalla Protezione Civile della Regione Campania e dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, ha la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e del Comune di Ercolano.

Le visite guidate e gratuite saranno a cura dell’INGV Osservatorio Vesuviano, dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, del Dipartimento della Protezione Civile e della Protezione Civile dellaRegione Campania.

La giornata del 17 marzo sarà aperta a tutti. Sono previste partenze ogni ora, dalle 9 alle 15 ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi (fino ad esaurimento posti) attraverso il sito ufficiale dell’Osservatorio Vesuviano.

Le giornate del 18 e del 19 marzo saranno dedicate alle scuole che hanno aderito all’iniziativa attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale.

Durante le tre giornate una prima parte sarà dedicata alla visita della sede storica dell’Osservatorio Vesuviano e alla proiezione di un filmato esclusivo sull’eruzione del 1944 e una seconda parte alla camminata lungo il sentiero n. 9 del Parco Nazionale del Vesuvio. Una immersione nella vulcanologia, nella storia e nella natura vulcano, per conoscere più da vicino il rischio e le attività della protezione civile.

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