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21 Marzo 2024 - 10:48
Il mare bagna Napoli, ma di sicuro non i suoi cittadini. E la discussione di ieri in Consiglio sul mare è stata chiesta e ottenuta dalla consigliera Flavia Sorrentino.
Si avvicina l’estate ed il disagio per i cittadini per avere pieno accesso al mare è sempre lo stesso.
«Ogni anno, questa problematica è sempre più pressante. Le spiagge libere sono poche e gli arenili, non sempre sono in condizioni ospitali sia la punto di vista della pulizia, sia dal punto di vista delle attrezzature per le persone con disabilità, sia perché oggettivamente i tratti di costa balneabili sono pochi e quindi aumentare l'offerta balneare, a mio avviso, è un dovere civico istituzionale».
C’è un progetto che prevede la realizzazione di piattaforme sul lungomare, si conosce lo stato di avanzamento?
«Ho presentato un interpello agli assessori competenti, con il capogruppo Sergio D’angelo, per conoscere ufficialmente lo stato di avanzamento del progetto. La risposta dell’amministrazione è stata un po’ tiepida: siamo in una fase ancora interlocutoria con la Soprintendenza anche se però l'assessore Cosenza ha dichiarato che si sta lavorando spediti su questo progetto. È importante però che venga condiviso con il consiglio comunale perché è un tema della città».
È inverosimile che possa partire quest’estate?
«Personalmente lavorerò in Consiglio affinché la prima sperimentazione si faccia già a partire da quest'estate. Anche solamente con una piattaforma o per un tratto della scogliera».
E i costi di gestione?
«Ci saranno, per questo mi aspetto che l'amministrazione parli con parole di chiarezza e che ci faccia vedere qual è l'intenzione dell'amministrazione anche per poter avere piena consapevolezza dei costi delle caratteristiche progettuali. Ciò detto, per me le piattaforme devono essere libere gratuite e pubbliche».
Non si può infatti ignorare il disagio derivante dai costi delle strutture balneari.
«Il tema della sostenibilità economica è un tema concreto, una città che guarda al mare deve permettere ai suoi cittadini di rimanerci in estate. La politica deve quindi garantire ai napoletani la possibilità di godere di un bene che già hanno».
Non è ancora un lungomare liberato dunque.
«Io penso che il lungomare vada ripensato e non solo liberato. È necessario fare un lavoro di trasformazione urbana, ripensare alla città, alla Napoli del futuro»..
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