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Rapinarolex in trasferta: 8 arresti tra Quartieri, Sanità e Mercato

Rapinarolex in trasferta: 8 arresti tra Quartieri, Sanità e Mercato

NAPOLI. C’è anche Enrico Moglie, un amico del 17enne condannato per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, Giò Giò, tra i sospettati ammanettati ieri dalla Squadra mobile di Napoli in esecuzione di otto mandati di arresto europei emessi nell’ambito di una indagine su gruppi di rapinatori napoletani che si trasferivano all’estero per rapinare orologi di lusso. Le città prese di mira dai rapinatori (di età tra i 20 e i 30 anni, provenienti dai Quartieri Spagnoli, dalla Sanità e dalla zona del Mercato) sono quasi tutte le capitali europee, in particolare Parigi, e poi le Baleari, in Spagna. Oltre a Moglie, in manette sono finiti Gennaro Ioia, Andrea Porcino, Michelangelo Morra, Marco Fischetti, Sara Marino, Salvatore Di Napoli e Salvatore Ruffo (preso in Spagna). Dopo il colpo, sempre a strappo, il rapinatore affidava gli orologi, tutti estremamente costosi (Rolex, Richard Mille e Patek Philippe), alla cosiddetta “mula”, una ragazza insospettabile, componente della paranza, delegata a trasferire il bottino in Italia. E le vittime sono risultate tutte persone facoltose. Una volta a Napoli gli orologi venivano venduti ai ricettatori partenopei per il 30-40% in meno rispetto al valore di mercato. Poi venivano rivenduti - come di seconda mano, in gergo “di secondo polso” - nelle fiere internazionali e a privati, prevalentemente asiatici, al doppio o al triplo della cifra pagata. Alcuni Richard Mille costano anche 4-500mila euro e il giro d’affari messo in piedi è risultato molto remunerativo. Alcuni orologi, infine, venivano scomposti e rimontati per farne pezzi unici e irrintracciabili: in questo caso il prezzo di vendita lievitava vertiginosamente. Sono entrate in azione in importanti città turistiche spagnole ma anche in Francia, Austria, Germania e Svizzera, le paranze napoletane dedite alle rapine degli orologi di lusso, Rolex e altre prestigiose marche: è quanto ha scoperto la Squadra mobile che ha eseguito otto mandati di arresto europeo nell’ambito di una operazione coordinata dall’Europol nella cui rete, complessivamente, sono finiti 35 presunti rapinatori. Secondo quanto emerso dalle indagini le paranze erano composte mediamente da 3-5 membri. La preda con al polso un orologio costoso veniva individuata in ristoranti o alberghi di lusso e poi pedinata: quando si presentava il momento propizio, i rapinatori entravano in azione aggredendo la vittima, strappandole l’orologio, spesso procurandole anche lesioni, prima di fuggire a tutto gas con veloci moto. «L’aumento quasi esponenziale del prezzo degli orologi di lusso - spiega una nota della questura - negli ultimi anni ha incentivato gli indagati a commettere un numero sempre maggiore di rapine. Alcuni orologi rari hanno infatti un prezzo di mercato che supera di gran lunga quello di listino. Questo tipo di delitti, finora indagati solo a livello locale, con questa attività sono stati invece oggetto di scambio informativo tra Europol e le Forze di Polizia degli Stati interessati, e conseguentemente d’investigazione coordinata».

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