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24 Marzo 2024 - 09:07
L’area orientale e quella di Fuorigrotta-Bagnoli registrano il maggior numero di utenti ai Serd. Il Dipartimento Dipendenze dell’Asl Napoli 1 Centro ha organizzato una pluralità di servizi terapeutici
NAPOLI. Un panorama estremamente variegato e diversificato a seconda dei quartieri: è quello relativo al consumo di sostanze stupefacenti sul territorio napoletano. Dai dati del Dipartimento Dipendenze dell’Asl Napoli 1 Centro relativi agli utenti presi in carico dai Serd dei singoli distretti, emerge che la zona con i numeri maggiori è quella dell’area est, San Giovanni-Barra-Ponticelli, con 873 soggetti. A seguire Fuorigrotta-Bagnoli con 628 e a seguire il territorio di Stella-San CarloSanità (520) e Soccavo Pianura a quota 288. Per ciò che concerne i consumi di sostanze primarie, tra gli utenti Serd primeggia l’eroina (70 per cento dei soggetti), seguita dai consumatori di cocaina (28). I cannabinoidi sono invece uniformemente presenti nei consumi di tutta l’utenza mentre sono sporadicamente rappresentati altre sostanze psicoattive (amfetamine e altre) ma non certo per bassa diffusione cittadina quanto piuttosto per la resistenza dei soggetti che le consumano a rivolgersi al Serd.
Questa grande diversificazione del fenomeno è stata affrontata dal Dipartimento Dipendenze Asl Napoli 1 Centro con la organizzazione di una pluralità di tipologie di servizi che sapesse andare incontro alle specifiche esigenze e criticità rappresentate dai diversi modelli di consumo, rendendo la struttura all’avanguardia in campo nazionale. Oltre all’offerta dei Serd rivolta agli utenti che richiedono trattamenti farmacologici integrati con interventi psicologici, sono anche previsti, per i soggetti estremamente disagiati, in particolare senza fissa dimora, migranti, portatori di grave patologia psichiatrica, interventi di intercettazione e primo contatto nei luoghi dove vivono, e successivo intervento di accoglienza, presso struttura a bassissima soglia, che offre assistenza diurna e servizi di carattere socio-sanitario di primo livello come interventi medici di primo livello servizio doccia, cambio abito, assistenza ai diritti di cittadinanza primaria.
Anche per i nuovi modelli di consumo sono previsti ambiti di intervento dedicato. Il primo, di tipo ambulatoriale, con una sede nel centro storico a cui si accede previo appuntamento telefonico o via e-mail ed è riservato a persone a cosiddetta “alta integrazione sociale” ai quali viene garantita anonimato e riservatezza; il secondo, sempre per i nuovi modelli di consumo, è realizzato con interventi di una equipe mobile che opera prevalentemente in orari serali e notturni nei contesti della movida, fornendo informazioni e consulenze a persone che usano sostanze. Non ultimo va poi ricordato l’insieme dei trattamenti psico-socio-riabilitativi offerto dal circuito dei centri diurni: si tratta di Aleph, fornito anche di una struttura residenziale, Arteteca, Lilliput e Palomar che realizzano programmi di tipo socio-riabilitativo in integrazione con Serd. Tutti gli interventi innovativi, sia di strada che nei centri diurni, sono realizzati con il prezioso apporto degli operatori del Terzo settore, vedi Gesco, quali educatori, mediatori culturali, animatori, formatori professionali.
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