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Lavoro killer, dramma al porto

Lavoro killer, dramma al porto

NAPOLI. Tragedia al porto di Napoli dove un 45enne originario di Trapani, Gaspare Davì, di 45 anni, sposato, due figli, è morto mentre lavorava a bordo della nave Antares della Gnv, ormeggiata al terminal Grandi Navi Veloci, nella Calata del Piliero, tra Calata Porta di Massa e il Molo Angioino. Da quanto emerso, la vittima era al suo ultimo viaggio perché sarebbe dovuto anche in aspettativa e fare un periodo di vacanza. Secondo le prime ricostruzioni, Davì stava ultimando le manovre di carico, prima della partenza della nave, quando è stato schiacciato da un carrello utilizzato nella movimentazione della merce durante le operazioni di carico e scarico della nave. L’uomo, originario di Trapani, non si sarebbe accorto della manovra ed è rimasto schiacciato, morendo sul colpo. La nave, in servizio regolare, era prossima alla partenza per Palermo. Le dinamiche dell’incidente sono ancora da accertare, un lavoro di cui se ne occuperà la magistratura.

LA GNV ASSICURA MASSIMA COLLABORAZIONE. Gnv, la compagnia armatrice del traghetto a bordo del quale ha perso la vita Davì, in una nota manifesta «il proprio cordoglio e si unisce al dolore ai famigliari del collega, membro dell’equipaggio, che ha perso la vita nell’incidente, manifestando loro la massima vicinanza e supporto. La compagnia prosegue nel garantire massima collaborazione alle autorità preposte per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto - prosegue la nota -. Da una prima ricostruzione il marittimo sarebbe stato fatalmente investito da un semirimorchio durante la fase di carico sulla nave che si trovata ormeggiata presso il porto di Napoli e si preparava a partire alla volta di Palermo». Celere e immediato l’intervento dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.

LA NOTA DELL’ADSP. «Era dal 2007 che nel porto di Napoli non avveniva un incidente mortale legato alle operazioni portuali di bordo, evento che negli anni successivi portò alla nascita, a Napoli come in altri porti italiani, del Sistema operativo integrato, un protocollo tra Asl, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Ispettorato territoriale del Lavoro, Inail, Inps e imprese che ha contribuito ad abbattere gli incidenti sul lavoro spingendo sulla diffusione della cultura della sicurezza e sulla formazione» si legge in una nota dell’Autorità il cui presidente Andrea Annunziata esprime «cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia del lavoratore, ai lavoratori suoi colleghi e alle imprese portuali. Siamo vicini a tutte le persone coinvolte e a quelli che sono impegnati tutti i giorni in un lavoro così complesso e delicato come le operazioni di bordo. Come Autorità di Sistema Portuale sollecitiamo tutti, sempre, alla massima attenzione sui luoghi di lavoro. Non andiamo oltre le responsabilità, di cui se ne accerterà la magistratura. Quello che è importante sottolineare è che il nostro sistema portuale è in continua crescita e non bisogna mai fare in modo che questa esigenza vada a danno della sicurezza. Il nostro obiettivo sarà sempre quello della tutela assoluta della sicurezza sul lavoro. Non ci può essere business senza la tutela della sicurezza sul lavoro».

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