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Fedeli “benedetti" con la candeggina, è giallo

Fedeli “benedetti" con la candeggina, è giallo

ACERRA. Fedeli in preghiera benedetti con candeggina al posto dell’acquasanta. Come abbia fatto della candeggina a finire nell’aspersorio che il parroco teneva nelle mani, è un giallo. Non ci sono state per fortuna conseguenze drammatiche, qualche cappotto raggiunto dalle gocce d’acqua santa è rimasto lievemente macchiato, scolorito dalla candeggina che ha lasciatoil suo forte odore sgradevole ai fedeli - un gruppo di anziane parrocchiane - che sono state “benedette”. La inquietante vicenda si è verificata nel Duomo di Acerra durante la messa delle 18 di sabato, celebrata da Don Ciro, che, rammaricato, si è scusato con i fedeli presenti che avevano ricevuto la benedizione alla varecchina. Dal racconto di alcune parrocchiane, nel corso della consacrazione, il parroco, precauzionalmente ha evitato di bere l’acqua versata nel calice, da lui stesso preparato. «Ero accanto ad una mia amica - ha raccontato un’anziana parrocchiana - quando questa, dopo qualche secondo dalla benedizione, ha iniziato a chiedermi se avessi usato la candeggina. Mi sono girata verso di lei e mi sono resa conto che effettivamente si sentiva odore di varechina. Poi, qualcuno si è accorto delle macchie che si stavano formando sui propri cappotti e solo allora abbiamo compreso che dall’aspersorio del parroco era stata lanciata candeggina al posto dell’acqua santa». Al termine della celebrazione, Don Ciro, girandosi verso il gruppo di parrocchiane (che generalmente si siede di lato nella cattedrale), si è scusato per l’inconveniente. Non è stato approfondito se il parroco sia andato a fondo alla vicenda o se abbia denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, informandone il Vescovo. Anche il portavoce della Curia, sentito telefonicamente, non è stato in grado di smentire e tantomeno di confermare l’accaduto. Restano le testimonianze delle parrocchiane. La vicenda ricorda quanto accaduto a Vibo Valentia, nella chiesa di san Nicola di Pannaconi, frazione di Cessaniti il parroco don Felice Palamara ha trovato candeggina nelle ampolline dell’acqua e del vino. Don Felice era stato vittima di intimidazioni e minacce. Ma ad Acerra, don Ciro è molto amato da tutti. Quindi potrebbe essersi trattato dello stupido gesto di un buontempone oppure di un tentativo di emulazione attuato da un malato di mente.

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