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25 Marzo 2024 - 14:33
La Capitaneria di Porto di Ischia ha provveduto stamattina al sequestro del porto turistico di Lacco Ameno su disposizione della Procura di Napoli. Gli uomini dell'Ufficio Circondariale Marittimo ischitano hanno apposto i sigilli all'intera marina isolana, compresa la banchina dei megayacht, in grado di ospitare oltre 300 imbarcazioni. L'approdo turistico lacchese è da anni al centro di una complessa vicenda giudiziaria che vede contrapposti da un lato il più piccolo dei comuni isolani e dall'altro la società di gestione privata della marina. Dalle prime informazioni, la causa del sequestro potrebbe essere stata l'occupazione abusiva di suolo demaniale. Il sequestro di questa mattina è stato disposto dal sostituto Procuratore di Napoli, Giulio Vanacore.
"In questo momento mi stanno notificando gli atti in cui sono nominato custode giudiziario delle aree, si è disposto il sequestro del porto turistico per un'occupazione sine titulo". E' quanto dice all'Adnkronos il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, pochi minuti dopo il sequestro del porto turistico del piccolo comune operato dalla Capitaneria di Porto di Ischia, su disposizione della Procura di Napoli. Il sindaco ha poi spiegato che "è in corso un contenzioso aperto tra l'amministrazione comunale e il subconcessionario (Marina di Capitello Scarl) del porto turistico di Lacco Ameno, che con la formula del project financing fissata nel 2017 si era impegnato a pagare un canone e a fare dei lavori sul porto turistico. Il canone non è mai stato corrisposto e i lavori sono stati eseguiti in minima parte, quindi ritengo che il magistrato, a ragione, abbia disposto che si è verificata un'occupazione sine titulo, affidando al sindaco la gestione giudiziaria". Ora la questione più urgente è il dissequestro del porto turistico di Lacco Ameno. ''Ora si deve pensare alle opzioni di dissequestro a favore del Comune per non perdere l'estate turistica", ha aggiunto il sindaco Pascale, "si sa che parte a breve il flusso di turisti sull'isola, ma il diportista vuole sapere dell'attracco per la propria barca già a gennaio. L'approdo a Lacco Ameno è piuttosto ricercato, come rappresentante dell'ente locale che sta operando investimenti nell'area, mi auguro collaborazione da Procura di Napoli e da Capitaneria di Porto per non perdere l'estate turistica a Lacco Ameno".
Occupazione abusiva di area demaniale: è questa la motivazione che ha spinto la Procura della Repubblica di Napoli a disporre il sequestro del porto turistico di Lacco Ameno. Nel provvedimento, disposto dal gip Linda Comella su richiesta del pubblico ministero Vanacore, si legge infatti che gli uomini dalla Capitaneria di Porto di Ischia, coordinata dal tenente di vascello Antonio Magi, hanno appurato "l'occupazione abusiva di di area demaniale marittima ad opera della Marina di Capitello scarl, affidataria della gestione dell'approdo turistico". Secondo la ricostruzione dei giudici, che hanno iniziato ad indagare sulla vicenda a seguito di una denuncia presentata due anni fa da un consigliere comunale di Lacco Ameno "la concessione concessa, nell'ambito di una operazione di project financing, originariamente fino al 9.6.2021, veniva estesa al 29-06-2022, ovvero al novantesimo giorno successivo alla scadenza dell'emergenza Covid. Dunque, ad oggi la società Marina di Capitello continua ad occupare, benché ormai senza titolo, la fascia di demanio marittimo descritta nel porto di Lacco Ameno, con conseguente realizzazione di profitto Illecito per la gestione delle unità da diporto ivi collocate". Per disposizione della Procura attualmente l'approdo turistico sequestrato è stato affidato al sindaco di Lacco Ameno in qualità di custode giudiziario e contemporaneamente è stata disposto, entro 15 giorni, lo sgombero di tutti gli spazi occupati. Sulla vicenda il primo cittadino Giacomo Pascale, ha dichiarato: "Il Tribunale emette il provvedimento di sequestro delle aree poichè ritiene che l'attuale società di sub concessione le occupi senza titolo. Confido però, sin da ora, nella collaborazione di tutti gli enti coinvolti, dalla Procura alla Capitaneria di Porto, affinchè affianchino il comune nelle attività da svolgere per l'interesse pubblico: dobbiamo comunque salvaguardare la stagione turistica che a brevissimo partirà".
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