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26 Marzo 2024 - 09:20
NAPOLI. Sono milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per il weekend di Pasqua nonostante la stangata dei rincari anche nel settore dei trasporti e della mobilità. Secondo il Centro Studi di Conflavoro cambiano però le esigenze e le mete. Le grandi città come Napoli, ben collegate, tengono il ritmo, ma saranno i piccoli borghi a dettare il passo. Tra le regioni italiane preferite per le vacanze pasquali figurano Toscana (con i borghi di Bolgheri, San Gimignano e Montepulciano), Campania (Castellabate, Frigento e Furore), Lazio (Nemi, Tivoli, Isola del Liri), Emilia Romagna (Bobbio, Castelvetro di Modena, Gualtieri) e Basilicata (Venosa, Acerenza, Castelmezzano). Secondo il Centro Studi di Conflavoro, un biglietto aereo per il weekend di Pasqua può costare in media anche l'81% in più rispetto allo stesso biglietto acquistato per il weekend precedente. Rincaro forte, ma più contenuto per i treni, in media sul +20%. Da sottolineare come le tratte con il rincaro maggiore siano Milano-Bologna (+34%), Milano-Firenze (+22%), Milano- Napoli (+21%) e Roma-Napoli (+27%). Ovvero tutti quei luoghi più gettonati dai turisti. «I rincari fuori controllo dei biglietti di treni e aerei accelera il cambiamento del trend che vede preferire un turismo più sostenibile e conveniente. Gli italiani - spiega Roberto Capobianco, presidente nazionale Conflavoro - non rinunciano alla tradizione di trascorrere la Pasqua fuori casa, ma optano per mete più vicine e tratte più brevi. È la rivincita dei piccoli borghi e del turismo di prossimità, che fa bene all'economia locale e alle piccole attività di provincia, ristoratori, artigiani, commercianti. Quindi un segnale di ottimismo in un periodo comunque difficile soprattutto dal punto di vista dei consumatori, che vedono pesare sulle proprie tasche non solo i rincari dei costi dei trasporti e della mobilità, ma anche quello dei prodotti tipici pasquali come colombe e uova di cioccolato». «Le vacanze sono sempre più un bene irrinunciabile e lo testimoniano le prenotazioni per Pasqua che vedono nel nostro Paese un aumento del 20% rispetto al 2023» ha confermto la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli. «A trainare la crescita, oltre alle città d'arte, sono soprattutto le destinazioni del Sud, che beneficiano di un clima più mite e di una varietà di offerte, dalle belle spiagge, ai siti archeologici, ai borghi storici, alle terme: in particolare, la Sicilia registra un +30% di prenotazioni». Le città d'arte, non solo Roma, Firenze, Venezia, ma anche Napoli, Catania e Torino saranno tra le mete preferite dai viaggiatori stranieri- innanzitutto statunitensi, francesi e tedeschi - con un' occupabilità delle strutture al momento superiore al 78%. «Essendo una Pasqua bassa non va tralasciata l'opzione montagna che sarà preferita da quei connazionali che vorranno godersi le ultime discese sulle piste da sci. Ma la preferenza degli italiani e degli stranieri viene confermata dall'incremento del 40% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso con un boom per Torino (+153%), Venezia (+134%) e Napoli (+111%)».
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