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26 Marzo 2024 - 17:41
"Grazie Emanuele, ce l'abbiamo fatta a portarti qua, al di là di quanto è stato detto, scritto e ripetuto. Le polemiche non ci interessano proprio. L'autonomia delle università è sacrosanta". Lo ha detto il rettore dell'Università di Napoli Federico II Matteo Lorito entrando nell'aula magna di Scampia dell'ateneo insieme a Geolier, che sta incontrando gli studenti per rispondere alle loro domande. Lorito ha difeso la scelta di invitare il rapper, parlando di "preoccupazione e idee retrò" da parte di chi ha criticato l'invito al cantante. "È stata una decisione istintiva - ha spiegato Lorito -, ma che è in linea con tutto il lavoro nelle periferie che stiamo facendo. Emanuele, volevamo che tu venissi qui a Scampia, l'ultimo dei nostri plessi, il figlio piccolo, che è nato su un grande progetto, quello di continuare a investire nelle periferie. Noi offriamo ai giovani un'opportunità: vogliamo fare in modo che i ragazzi che vengono all'università siano in grado di scoprire il loro talento. Parliamo di talenti, e sembra naturale invitare artisti come Emanuele".
"Sono felice e mi sento onorato. Penso di non poter insegnare niente a nessuno qui, posso imparare io da voi" ha detto Geolier entrando nella sede di Scampia dell'Università Federico II di Napoli. In un'aula magna gremita di partecipanti, con centinaia di spettatori che seguono l'evento in streaming, il rapper ha spiegato che sarà il protagonista di una "chiacchierata tra amici, tra coetanei, ognuno con le proprie paure. Io non posso dare un metodo per affrontarle. Io ho mille ansie e mille paure".
"Tutti i pregiudizi su Napoli sono sbagliati uno in particolare: quando sono andato a Milano, epicentro dell'industria musicale, il pregiudizio più brutto che ho sentito è quello sull'orologio, sulla collana da portare, mi dava tanto fastidio, i pregiudizi sono stupidi, ho visto i rapper a Napoli senza orologio ma li indossavano da altre parti, questa cosa mi faceva rabbia, ho spiegato a diversi miei colleghi che tutto questo non succede solo a Napoli. Nella classifica dei reati Napoli è molto giù, puoi tenere un orologio a Milano e a Napoli no" risponde il rapper a una delle domande rivoltegli dagli studenti, ben 700 quelli presenti nel confronto organizzato nell'Aula magna.
Sull'assimilazione di realtà come Scampia e Secondigliano alla criminalità, Geolier ha aggiunto: "E' una cosa che fa comodo, fa ascolti. A Scampia c'è l'università, c'è lo studio, perché non se ne parla? Si parla invece di cazzate, in tutto il mondo c'è il lato buono e quello cattivo, Napoli ha un sacco di cose belle". Il tempo ti matura, io adesso nei pezzi parlo diversamente rispetto al 2018 o al 2019. Ma questa è una responsabilità che mi sono preso io. L'arte non ha una responsabilità educativa, quello devono farlo altri" ha aggiunto il rapper Geolier incontrando gli studenti dell'Università di Napoli Federico II nell'aula magna di Scampia. L'arte "ha la responsabilità di curare e di intrattenere - aggiunge -. Le mie canzoni possono farti ballare, o aiutarti in un momento nel quale soffri".
"In un disco c'è un lavoro dietro impressionante, è come un esame universitario, ancora devo trovare un metodo di lavoro, soffro d'ansia su questa cosa". E' quanto detto dal rapper napoletano Geolier agli studenti universitari all'Aula Magna di Scampia dell'Università di Napoli Federico II. "Ancora non sono strutturato sull'ansia, tu come artista costruisci un quadro e se a una persona non piace ti fa male. Il mio timore è non essere capito, "Il Coraggio dei Bambini" è stato il pezzo più ascoltato lo scorso anno ma in molti non capiscono il napoletano e questa cosa fa male perché temo di non essere capito". Il rapper ha poi aggiunto: "Invidio voi universitari, sopportate delle pressioni assurde sul lungo periodo, io dopo un disco in cui metto io dentro mentre voi studiate, assimilate, dovreste spiegare voi a me come fare per sopportare le pressioni".
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