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27 Marzo 2024 - 08:50
Occupazione delle stanze attorno all’80%, numeri da capogiro al centro storico. Il Comune lancia “Vedi Napoli e poi mangia”: eventi da domani al primo maggio
NAPOLI. Saranno più di 200mila i turisti che attraverseranno Napoli per le vacanze di Pasqua. Un numero esorbitante che annuncia il caos in città per le feste in arrivo. A riferire è i numeri è Teresa Armato, assessore al Turismo: «Gli albergatori e coloro che si occupano di attività extralberghiere aggiunge Armato ci dicono che ci sarà una copertura di stanze che va dall'80 all'85%. Dati positivi che ci fanno sperare in un bel record di presenze anche quest'anno». Ed è proprio nel centro storico che si registrano numeri da capogiro per quanto riguarda i flussi turistici del periodo pasquale. Un business quello della settimana della Santa Pasqua che a livello nazionale supera e non di poco i 4 miliardi di euro.
L’occasione per riferire i numeri da record è stato il lancio, ieri, nella sala giunta di Palazzo San Giacomo della seconda edizione della rassegna “Vedi Napoli e poi mangia”, promossa dall'Assessorato al Turismo del comune di Napoli che si snoderà in un calendario di eventi fino al 1 maggio atti a celebrare la tradizione culinaria napoletana certo ma così facendo anche la sua cultura, la sua storia, le sue antiche radici. «Lo scorso anno “Vedi Napoli e poi mangia” ha avuto un grande successo e, quindi, abbiamo deciso di replicare questa rassegna che racconta molto dell’identità napoletana. Una delle cose che ha spiegato l’assessore Armato ci piace raccontare di “Vedi Napoli e poi mangia” è la relazione forte che c’è tra la napoletanità e il cibo della nostra città, che ha ragioni e radici profonde e antiche. L’idea non è solo quella di far vedere come si prepara la zuppa di cozze del giovedì santo, che apre il calendario degli eventi, ma anche di racconterne la storia con un intreccio forte con la cultura napoletana. Gli appuntamenti si terranno in sette luoghi della nostra città, alcuni iconici e altri meno noti e quindi, con questa rassegna, viene anche espressa l’esigenza di far conoscere tutta la nostra città, non solo il suo centro storico».
La rassegna domani e diversi saranno gli aspetti trattati, come ha avuto modo di raccontare l'antropologo Marino Nicola, il quale afferma che «Non è una rassegna ingessata che non ha rapporto con tutte le altre cose ma mostra, piuttosto, che qui la cultura e la vita quotidiana sono una sola cosa ed è questo che attrae, soprattutto in questo momento, in cui il mondo è omologato e spaventato, al punto di attaccarsi a quei parametri astratti della qualità della vita. Basta venire a Napoli e ci si interroga veramente su cosa sia la qualità della vita, che qui, a dispetto delle statistiche e dei parametri, è altissima. Una delle ragioni dell’altissima qualità della vita sta proprio nel cibo, nel modo di concepirlo come strumento di relazione sociale, di condivisione e di piacere».
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