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29 Marzo 2024 - 09:15
A Buenos Aires come a Napoli. Quando il ministro Gennaro Sangiuliano dal palco dell’auditorium della scuola italiana Cristoforo Colombo ha spiegato di essere nato all’ombra del Vesuvio, subito è scattato il coro inneggiante a Diego Armando Maradona. Uno dei mille studenti radunati nella sala ha spiegato che «qui si tifa per il Boca Juniors e per il Napoli», due squadre accomunate dall’aver avuto tra le loro fila il calciatore più grande di tutti i tempi: «I ragazzi della scuola Cristoforo Colombo mi hanno accolto con affetto con il coro inneggiante a Maradona», ha detto Sangiuliano che a Buenos Aires ha visitato anche i murales che ritraggono il Pibe de oro.
«Mio nonno materno aveva 11 fratelli dei quali 4 emigrati in Argentina. È un Paese che è stato sempre nella mia memoria familiare, e in quella di giornalista», ha affermato Sangiuliano. Al termine della sua missione a Buenos Aires, svoltasi dal 25 al 27 marzo, il ministro partenopeo ha quindi sottolineato di aver trovato in Argentina «una forte sintonia con le autorità di governo per un rilancio delle relazioni culturali. Vogliamo valorizzare meglio il ricchissimo patrimonio creato da due secoli di emigrazione italiana e alimentare questa amicizia con nuovi progetti di collaborazione culturale».
Sangiuliano ha incontrato la ministra per il Capitale umano, Sandra Pettovello, con la quale ha definito un programma di lavoro per intensificare gli scambi nel settore museale, lirico-sinfonico, editoriale e del cinema-audiovisivo. Il ministro Sangiuliano ha sottolineato l’importanza di tutelare e rafforzare i legami creati dalla comunità di emigrati italiani in Argentina, auspicando che il governo sostenga il progetto del museo dell'emigrazione italiana a Buenos Aires e continui a promuovere l’insegnamento della lingua e della cultura italiane nel sistema educativo nazionale.
I due ministri hanno concordato di tenere riunioni annuali per monitorare lo sviluppo delle relazioni culturali. Il ministro Sangiuliano ha, inoltre, partecipato, su invito della ministra per le Relazioni estere, il Commercio internazionale e il Culto, Diana Mondino, alla presentazione del padiglione argentino alla Biennale d’Arte di Venezia, che si aprirà il prossimo 20 aprile. Nell’occasione, Sangiuliano ha evidenziato che la Biennale è una straordinaria piattaforma di diplomazia culturale, che costruisce ponti e favorisce il dialogo.
La prossima edizione renderà un omaggio speciale agli artisti dell’America Latina, tra cui molti argentini. Accompagnato dall’ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini, il ministro ha visitato il teatro Coliseo, l’unico teatro di proprietà dello Stato italiano fuori dai confini nazionali. Dopo aver incontrato le maestranze, si è riunito con la dirigenza della Fundacion Cultural Coliseum, che ha in concessione lo spazio culturale, per discutere della programmazione delle attività affinché il teatro sia sempre più un faro della cultura italiana in Argentina. Con l’ambasciatore e il console generale a Buenos Aires, Carmelo Barbera, ha visitato il monumento dedicato a Cristoforo Colombo, per sottolineare la sua vicinanza alla comunità italo-argentina che ne difende la memoria contro i tentativi di mistificazione e rimozione ispirati dalla “cancel culture”.
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