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30 Marzo 2024 - 07:09
Diffida al parroco, si prepara una denuncia collettiva
CASALNUOVO. Gesù viene esposto nudo sulla Croce, cosa mai avvenutanell’ iconografia cattolica, in una chiesa di Casalnuovo, nei pressi di Napoli, ed esplode la polemica, con possibili conseguenze giudiziarie. La chiesa è la parrocchia di Maria Santissima Addolorata, a Tavernanova, frazione di Casalnuovo, che appartiene alla Diocesi di Nola. Il parroco, Don Ciro Biondi, ha esposto sopra l’altare, un grande crocifisso in legno, di un metro e 75 cm, nel quale Gesù è raffigurato con le parti intime in vista. Il Crocifisso è una copia del “Cristo di Michelangelo”, il cui originale si trova nel Convento di Santo Spirito a Firenze. L’ acquisto della copia dell’opera di Michelangelo da parte del sacerdote risale a dicembre 2020, ma vedere Gesù esposto in Quaresima senza il velo che gli cingeva i fianchi, che compare in tutti i dipinti e nelle sculture., ha fatto scattare la reazione dell’associazione Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, che ha condotto un sondaggio on-line su un campione di 140 persone e sta preparandouna denuncia collettiva nei confronti di Don Biondi. L’ avvocato palermitano Roberto De Petro ha notificato al parroco una diffida ed ipotizza reati come l’offesa alla religione. La diffida, puà essere sottoscritta on-line sul blog dell’ associazione cattolica (alleatieucarestiaevangelo.blogspot.com) e saràinviata anche al Vescovo di Nola, Mons. Francesco Marino. “Michelangelo – scrive l’ associazione – vietò espressamente che il Cristo crocifisso venisse esposto in chiesa nudo e regalò l’ opera al Priore di un Convento spiegando che non aveva inciso il legno in forma di panno perché aveva bisogno di compiere uno studio anatomico completo sulla figura umana. Ma ordinò che sul Crocifisso venisse collocato un velo”. Proprio come appare in tutti i dipinti e in tutte le sculture. “Per secoli – continuano gli Alleati dell’ Eucaristia e del Vangelo il Cristo di Firenze ebbe i fianchi coperti, poi il velo fuperduto”. Anche dal punto di vista filologico la rappresentazione di Gesù con le nudità esposte non ha fondamento. Gli storici – osserva l’ associazione – concordano sul fatto che i Romani rispettavano il diritto e le tradizioni culturali in uso nelle province dell’ Impero e la nudità in pubblico era inconcepibile presso gli Ebrei.
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