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Consiglio comunale flop, è polemica: opposizione all'attacco

Consiglio comunale flop, è polemica: opposizione all'attacco

Il consiglio comunale di Napoli salta per mancanza del numero legale. Presenti solo 19 consiglieri nella seduta che aveva all’ordine del giorno la nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione e la delibera relativa alle tariffe, esenzioni e agevolazioni per i servizi a domanda individuale. Dure le reazioni. «Era una seduta importante con temi rilevanti come le tariffe per i servizi a domanda individuale e la nota di aggiornamento del documento unico di programmazione. Sono atti propedeutici al bilancio, che doveva già essere approvato e per il quale la Prefettura ha inoltrato una diffida. È evidente che si mescolano questioni organizzative e problemi politici interni alla maggioranza. Ma così non va bene» scrive sui social Antonio Bassolino. Critiche anche da Forza Italia con i consiglieri Iris Savastano e Salvatore Guangi che definiscono «grave, ancora una volta, l’assenza della maggioranza in aula. La città soffre del blocco che c'è in Consiglio dove i lavori sono ormai fermi da settimane per una maggioranza assente e ila consueta assenza del sindaco in aula». Il capogruppo del Pd, Gennaro Acampora, prova a gettare acqua sul fuoco sottolineando che «la mancanza del numero legale e il conseguente scioglimento del Consiglio comunale rappresentano naturalmente un incidente non previsto, un inconveniente del tutto fortuito. Sono intoppi che non vanno minimizzati ma che, allo stesso tempo, non possono  ridimensionare gli importanti risultati di questa amministrazione. La maggioranza era e resta compatta rispetto alle priorità che vogliamo e dobbiamo affrontare e la prossima settimana confermeremo senza alcuna difficoltà la nostra unità politica e di programma. Dobbiamo approvare un bilancio che certifica il risanamento e il rilancio del Comune, così come altri atti di grande importanza che vanno dai servizi a domanda individuale alla nota di aggiornamento del documento unico di programmazione». Ma Fratelli d’Italia non ci sta. «Ormai è evidente che all’interno della maggioranza che sostiene Manfredi la priorità non è più l’interesse generale dei cittadini ma interessi di parte che faticano a trovare una sintesi nel centrosinistra» dice il presidente cittadino Marco Nonno. «All’ordine del giorno erano iscritti importanti provvedimenti come la nota di aggiornamento al documento unico di programmazione e la delibera relativa alle tariffe, esenzioni e agevolazioni per i servizi offerti dal comune e propedeutici alla successiva approvazione del bilancio di previsione. Siamo, quindi, nella fase in cui una maggioranza dovrebbe mostrare coesione nell’indicare una visione unitaria della città. I continui flop, invece, evidenziano che l’unica cosa che li tiene insieme sono gli interessi più disparati che nulla hanno a che fare con il buon governo» evidenziano il consigliere comunale Giorgio Longobardi e il vicepresidente cittadino Luigi Rispoli. 

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