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06 Aprile 2024 - 20:46
Posta su Facebook un post relativo al sequestro di una discarica abusiva nella cosiddetta Terra dei fuochi, ma uno dei lettori lo invita a «stare molto attento». È quanto ha denunciato ai carabinieri Alessandro Cannavacciuolo, storico attivista ambientale di Acerra, che nei giorni scorsi ha postato sul proprio profilo Facebook la notizia del sequestro di una discarica abusiva di rifiuti speciali, rinvenuta nella periferia cittadina proprio grazie alla segnalazione dei volontari antiroghi. Un post, nel quale richiamava anche il disastro ambientale, ma che non ha suscitato la sola indignazione dei cittadini.
«Alessandro, io se fossi in te starei molto attento. E se ti succede qualcosa?». Questo il messaggio che ha spinto Cannavacciuolo a recarsi dai carabinieri per chiedere di indagare su quella che ha ritenuto fosse l'ennesima minaccia.
«Il messaggio è stato pubblicato e poi cancellato - ha raccontato l'attivista - ma molti utenti lo hanno visto e qualcuno ha notato la cosa. Ma io avevo provveduto a fare uno screenshoot, e quindi ho denunciato. Anche il profilo social della persona è sparito».
«Non è la prima volta che sono oggetto di minacce - ha spiegato - ma utilizzare come mezzo di intimidazione un falso profilo che da qualche anno ha messo in vendita beni sfuggiti all'attività di sequestro messo in atto dalla magistratura, è la dimostrazione che il modus operandi di questi ecocriminali non si è mai fermato. La paura che questi miserabili possano farti fisicamente del male non potrà mai essere equiparata al dolore che si prova quando vedi le persone che ami mancare. E qui oltre la paura c'è l'amore per la mia terra, quell'amore che è il motore delle mie battaglie. Quell'amore che ha da sempre un grande valore, ma non ha un prezzo».
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