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Asili nido, la Cisl al Comune: «Spesa ridotta di un milione, incontro subito»

Asili nido, la Cisl al Comune: «Spesa ridotta di un milione, incontro subito»

La Cisl Funzione Pubblica di Napoli contesta i contenuti del bando per l’affidamento del servizio di gestione degli asili nidi e micronidi comunali, per il quale è stata prevista una spesa di un milione di euro in meno rispetto al precedente, e chiede un incontro urgente al sindaco Gaetano Manfredi e agli assessori all’Istruzione Maura Striano e al Bilancio Pierpaolo Baretta per modificarlo.

In una lettera a firma del segretario generale della federazione dell’area metropolitana Luigi D’Emilio e del responsabile del comparto Terzo Settore Vincenzo Migliore vengono sottolineate le “conseguenze negative che la determina di indizione della procedura per l’affidamento del servizio di gestione produrrebbe, scendendo da 12 a 11 milioni di impegno economico, sia sul versante educativo che su quello contrattuale per gli oltre 100 operatori impegnati” sul territorio cittadino.

“Siamo – dice il leader della FP D’Emilio – totalmente contrari al taglio netto di ore applicato alle figure professionali coinvolte nelle attività, come i coordinatori, gli educatori e gli ausiliari. Al tempo stesso segnaliamo che le economie poste a base della gara non sono in linea con le tabelle previste dal contratto della cooperazione sociale rinnovato il 5 marzo scorso. Sono misure che metteranno in seria difficoltà gli operatori, con inevitabile ripercussione economica sulle loro famiglie, ed a rischio gli stessi posti di lavoro. Anche l’utenza subirà conseguenze devastanti, perché non potrà essere garantita la compresenza, e di conseguenza i livelli di sicurezza”.

L’allarme della Cisl suona come un vero e proprio avvertimento. “Napoli – dice l’organizzazione sindacale – non può permettersi di tagliare un solo euro sui servizi ai cittadini, soprattutto quelli educativi che, grazie ad un grande lavoro di programmazione, hanno raggiunto risultati importanti. Ora abbiamo strutture piene e  liste di attesa che dovrebbero essere soddisfatte. Invece, anziché potenziare si pensa a ridurre e  tutto ritorna in discussione”.

Migliore a sua volta denuncia anche il fatto che “il nuovo bando non attribuisce il punteggio maggiore alle aziende che assumono a tempo indeterminato, creando così ulteriore insicurezza occupazionale che una istituzione pubblica non può sostenere”. Per i 21 nidi e micronidi cittadini le prospettive, stante la posizione Cisl, non si presentano affatto tranquille. “Ci auguriamo – conclude il numero uno della categoria D’Emilio – che il Comune ci convochi quanto prima e dichiari la disponibilità a cambiare il bando. Altrimenti metteremo in campo una massiccia mobilitazione e tutte le iniziative di lotta necessarie, compreso lo sciopero, per evitare che si consumi  questa ennesima ingiustizia”.

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